ASIA/SRI LANKA - Appello dei cristiani: la nazione ha bisogno del sostegno internazionale e di solidarietà

sabato, 13 agosto 2022 politica   solidarietà   aiuti umanitari   economia  

Colombo (Agenzia Fides) - C'è un disperato bisogno di un intervento internazionale e di iniziative di solidarietà per aiutare la nazione paralizzata: è l'appello diffuso dalla dalla Conferenza cristiana dell'Asia (CCA), organismo ecumenico che ha inviato una delegazione pastorale ecumenica in Sri Lanka, agli inizi di agosto.
La CCA esprime profonda preoccupazione per la grave crisi economica che ha portato a turbolenze politiche e sconvolgimenti sociali senza precedenti nella nazione. Il Paese, afferma una nota della CCA inviata a Fides, è divenuto "un vulcano sociale" a causa del collasso economico e del peggioramento della situazione in atto nel paese, dovuto principalmente all'elevata inflazione, all'aumento dei prezzi delle materie prime, alla crescente fame e malnutrizione, alla carenza di carburante e medicinali, alla crisi dell'ordine pubblico, all'aumento della violenza, alle violazioni dei diritti umani.
Il team della CCA, guidato dal Segretario generale dell'organizzazione, Mathews George Chunakara, ha incontrato i leader delle varie confessioni cristiane in Sri Lanka, così come membri del Parlamento, leader dei partiti politici di opposizione, leader del movimento della società civile, sindacalisti, ex ministri , rappresentanti dei lavoratori delle piantagioni, dei gruppi interreligiosi e dei leader delle comunità religiose minoritarie, nonché rappresentanti del movimento "Aragalaya" (in singalese "lotta"), in prima linea nella lotta popolare. Nel corso della visita, l'équipe ha partecipato a incontri, prendendo atto della crisi in corso e della "conseguente privazione dei servizi di base e della dignità del popolo dello Sri Lanka". Accogliendo i sentimenti delle persone incontrate, la delegazione asserisce che " lo Sri Lanka sta attualmente affrontando la sua peggiore crisi economica e politica fin dal 1948, con effetti profondi e riverberanti sulla vita quotidiana degli abitanti e anche un grave impatto sui diritti umani".
Il Segretario generale della CCA ha affermato: "La visita del gruppo pastorale è un'espressione della solidarietà delle Chiese asiatiche con il popolo, e con le Chiese dello Sri Lanka. Il messaggio portato dall'équipe sarà condiviso nelle ampie piattaforme ecumeniche internazionali, e specialmente durante l'Assemblea Generale del Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC) che si terrà a Karlsruhe, in Germania, entro la fine di agosto".
"Lo Sri Lanka, un tempo considerata nazione con alti livelli di istruzione e tenore di vita, è oggi diventato una nazione in cui masse di persone povere lottano per vivere con dignità e per superare la crisi economica e l'instabilità politica". crisi litica Di qui l'appello urgente: "Il collasso economico dello Sri Lanka richiede un'attenzione globale immediata da parte della comunità internazionale e la piena solidarietà delle Chiese, per evitare un'altra tragedia umana", ha detto Chunakara, .
Tra la popolazione si registrano rabbia e angoscia, che alimentano la "aragalaya", la parola singalese per "lotta". Il termine "aragalaya" è utilizzato per descrivere il raduno quotidiano di persone che si ritrovano al "Galle Face" nella capitale Colombo, ed è iniziato con la richiesta di dimissioni al governo accusato di corrotto.
Il movimento popolare, e le manifestazioni quotidiane, hanno segnato 100 giorni il 17 luglio. Inizialmente il primo ministro Mahinda Rajapaksa si è dimesso (il 9 maggio), successivamente costringendo suo fratello Gotabaya Rajapaksa ha lasciato il paese il 15 luglio. Il presidente è stato cacciato dal suo ufficio dai manifestanti, che hanno poi occupato la residenza presidenziale. Il Parlamento ha eletto un nuovo Presidente.
L'inflazione del paese ha raggiunto un livello record di quasi il 55%, mentre l'inflazione sui prezzi degli alimenti è salita all'81%. La crisi economica e la crisi legata al debito estero - per cui la nazione è insolvente - sono state aggravate dal politiche agricole affrettate, che hanno incluso il divieto di usare fertilizzanti.
Il paese è andato in default sul suo debito estero di 51 miliardi di dollari nel maggio del 2022 e, a causa della carenza di valuta estera, lotta per pagare le importazioni essenziali, come carburante, cibo e medicine. L'inflazione del prezzi del cibo, saliti alle stelle, ha spinto le persone nella povertà e alla malnutrizione.
Le Nazioni Unite stimano che quasi 5,7 milioni di persone, metà delle quali bambini, hanno bisogno di aiuti umanitari. L'UNICEF afferma che quasi un bambino su due in Sri Lanka necessita di una forma di assistenza per alimentazione, assistenza sanitaria, acqua potabile pulita, istruzione e servizi di salute mentale.
(SD-PA) (Agenzia Fides 13/8/2022)


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