EUROPA/UCRAINA - I missionari Oblati di Maria Immacolata in preghiera: "Avvertiamo la vicinanza del Papa e di tutta la Chiesa"

martedì, 1 marzo 2022 preghiera   istituti missionari  

Kiev (Agenzia Fides) - "Stiamo bene ma siamo nella precarietà e nell'incertezza. Il nostro aiuto viene dal Signore e la nostra speranza è la sua Provvidenza. Ogni notte passata nel bunker sotterraneo ci facciamo coraggio, soprattutto vivendo questi momenti terribili immersi nella preghiera. Rimettiamo la nostra vita nelle mani dei Dio Padre e Creatore". Lo riferisce all'Agenzia Fides padre Pawel Vyshkovskyy, missionario degli Oblati di Maria Immacolata (OMI) a Kiev , nella Chiesa di san Nicola. La piccola comunità dei tre missionari OMI nella capitale ucraina, racconta p. Pawel, prepara tutta la comunità dei fedeli alla Giornata di digiuno e preghiera per la pace indetta da Papa Francesco per domani, 2 marzo, mercoledì delle Ceneri e inizio della Quaresima.
"Esprimiamo profonda gratitudine al Papa - dice il missionario - per la sua attenzione e per la sua sollecitudine pastorale, lo sentiamo molto vicino in questi momenti terribili. E' di grande conforto per noi avvertire la solidarietà e l'amore fraterno del Papa, dei battezzati in tutto il mondo. Saremo uniti nella grande preghiera universale per la pace di domani e sentiamo tutta la Chiesa che si stringe intorno a noi. Questo ci dà grande conforto e speranza"
I missionari Oblati, rifugiatisi nella cripta della Chiesa trascorrono il tempo in contemplazione e nell'azione caritativa: "Siamo costantemente dediti all'Adorazione Eucaristica e inoltre cerchiamo di aiutare i più bisognosi. Siamo con Gesù e con la gente. Resteremo qui, non lasceremo l'Ucraina", annuncia padre Vyshkovskyy, riferendo che gli OMI continueranno la loro opera pastorale nella nazione, comunque si evolvano gli eventi. I circa 30 missionari Oblati presenti in Ucraina risiedono in 10 case, in diverse città nel territorio ucraino, e portano avanti un fiorente lavoro pastorale, di evangelizzazione, di opere di apostolato sociale.
Il missionario riferisce che "tra i nostri fedeli vi è grande paura e incertezza, per questo molti stanno lasciando la città per trasferirsi temporaneamente nell'Ovest del paese o anche all'estero". "Molte chiese cattoliche di Kiev nella notte si trasformano in centro di accoglienza di famiglie e impaurite. La gente è scioccata, disorientata e spaventata. Noi offriamo il conforto spirituale e materiale, vivendo accanto alla gente questo tempo drammatico, nell'abbandono alla volontà di Dio e nella preghiera incessante"
(PA) (Agenzia Fides 1/3/2022)


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