AFRICA/ ESWATINI - Appello al dialogo dal Papa, come dal Vescovo di Manzini

lunedì, 5 luglio 2021 papa francesco   vescovi   violenza  

Mbabane (Agenzia Fides) -Nel piccolo e solitamente tranquillo Swaziland (oggi regno di eSwatini) sono in corso da alcuni giorni importanti proteste di piazza. Il Vescovo di Manzini José Luis Ponce de Leon e i membri del Consiglio delle Chiese dello Swaziland hanno incontrato il Primo ministro e invitano ancora una volta alla calma e al dialogo. “Come ho affermato in passato, spiega il Vescovo, combattere il fuoco con il fuoco porterà in cenere il nostro Paese. Tuttavia, ripristinare la calma non deve far pensare che le ragioni dei disordini siano state affrontate. Un dialogo inclusivo e aperto senza escludere nessuno è l'unico modo possibile per andare avanti”. Come ha scritto Papa Francesco in Fratelli Tutti: "L’autentico dialogo implica la capacità del rispetto del punto di vista dell'altro e l'amministrazione può includere convinzioni e preoccupazioni legittime·(Fratelli tutti, 203). Il Vescovo ha poi fatto appello per il ripristino dei servizi internet nel Paese, altrimenti la nostra informazione sarà dipendente dai media stranieri. La possibilità di comunicare permetterà anche a Chiese, ONG, e agli altri organismi di condividere i propri appelli alla calma e al dialogo. Le Chiese potranno anche fornire un sostegno spirituale essenziale in questo momento di crisi. “Continuiamo a pregare il Padre nel nome di Gesù che lo Spirito Santo riversi su tutti noi il dono della saggezza per conoscere la volontà di Dio e il dono del coraggio di fare i passi necessari per realizzarla”.
Ieri, domenica 4 luglio, dopo l’Angelus Papa Francesco ha ricordato la situazione nel piccolo Stato dell’Africa Australe con queste parole: “dalla cara nazione di Eswatini, nell’Africa meridionale, giungono notizie di tensioni e violenze. Invito coloro che detengono responsabilità e quanti manifestano le proprie aspirazioni per il futuro del Paese a uno sforzo comune per il dialogo, la riconciliazione e la composizione pacifica delle diverse posizioni”.
Nell’ultima settimana le forze di sicurezza hanno ucciso almeno 20 persone e altre sei che avevano partecipato alle proteste risultano disperse. I feriti da armi da fuoco, ricoverati negli ospedali di Mbabane e Manzini, sono almeno 150 mentre sono centinaia i manifestanti arrestati Le proteste erano iniziate un mese fa, guidate dai giovani attivisti, dopo la morte di uno studente universitario, Thabani Nkomoye, nelle mani della polizia. (F.F.) (L.M.) (Agenzia Fides 5/7/2021)


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