AFRICA/MOZAMBICO - Palma, “città fantasma”, ripresa dall’esercito ai jihadisti

giovedì, 8 aprile 2021

Maputo (Agenzia Fides) – “Una città fantasma”. Così descrivono gli sfollati fuggiti da Palma, la città di 50.000 abitanti nel nord del Mozambico, attaccata il 24 marzo da un gruppo di jihadisti (vedi Fides 27/3/2021). Secondo l'UNHCR, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, sono almeno 11.000 le persone fuggite dalla zona di Palma, e altre migliaia sarebbero rimaste intrappolate all'interno dell'area.
P. António Chamboco che da circa un anno è parroco a Palma, e che non si trovava in città quando è iniziato l’attacco, si è detto particolarmente preoccupato per la mancanza di informazioni su dove si trovino i suoi parrocchiani, anche perché le comunicazioni telefoniche e telematiche sono ancora interrotte.
La diocesi cattolica di Pemba si è mobilitata per aiutare gli sfollati di Palma che hanno trovato rifugio nell’area.
Secondo l’UNHCR i civili in fuga da Palma sono arrivati a Pemba, Nangade, Mueda e Montepuez a piedi, e in barca dal 24 marzo, all'indomani dell'attacco. I voli umanitari che inizialmente hanno contribuito all'evacuazione di centinaia sono stati sospesi in attesa di ulteriore autorizzazione da parte delle autorità.
L’agenzia ONU per i rifugiati riferisce inoltre di aver ricevuto informazioni sul fatto che almeno mille persone in fuga dal Mozambico e che cercavano di entrare in Tanzania non è stato permesso di attraversare il confine per chiedere asilo. “Stiamo cercando di avere informazioni su a questi rapporti L'UNHCR chiede ai vicini del Mozambico di fornire accesso al loro territorio e di avviare le procedure di asilo per coloro che sfuggono alla violenza e cercano protezione” recita un comunicato.
Gli ultimi tre anni violenze nel nord del Mozambico hanno causato quasi 700.000 sfollati interni la maggior parte durante l'ultimo anno. I funzionari dell'UNHCR avvertono che questo numero potrebbe superare la soglia del milione entro giugno di quest'anno se la violenza in corso non si ferma.
L’esercito mozambicano ha annunciato di aver ripreso il controllo della città e che una parte della popolazione sarebbe di ritorno nelle proprie case, in quella che rimane comunque un’area militarizzata.
Nel frattempo è stata annunciata nei prossimi giorni una riunione dei leader dell'Africa meridionale nella capitale del Mozambico, Maputo, per cercare di elaborare piani per contrastare la crescente minaccia del terrorismo in tutta la regione. (L.M.) (Agenzia Fides 8/4/2021)


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