AFRICA/COSTA D’AVORIO - Varato il calendario del disarmo di ribelli e militari governativi. L’accordo prevede anche la creazione di nuovo esercito unificato

lunedì, 11 luglio 2005

Abidjan (Agenzia Fides)- Esercito e ribelli ivoriani hanno raggiunto un accordo sul calendario del disarmo che costituisce un’importante tappe sulla strada delle elezioni presidenziali del 30 ottobre. L’accordo, giunto dopo 3 giorni di discussioni, prevede che oltre 40mila militari del campo ribelle e 15mila soldati governativi verranno disarmati e smobilitati tra settembre e il 3 ottobre.
Gli uomini delle due formazioni che saranno considerati idonei varranno reclutati nel nuovo esercito nazionale, le cui dimensioni non sono state però ancora decise
Il disarmo delle fazioni ivoriane è al centro dell’ultima dichiarazione di “Pretoria II” del 29 giugno (in Sudafrica si sono tenuti la maggior parte dei colloqui tra le parti ivoriane perché questo paese è stato incaricato dall’Unione Africana di mediare nella crisi della Costa d’Avorio). Altro punto rilevante dell’accordo di “Pretoria II” è la sicurezza dei ministri delle “Forze Nuove”, la ribellione che controlla il nord e l’ovest della Costa d’Avorio e i cui rappresentanti da tempo non partecipano alle riunioni del governo di unione nazionale.
In precedenza, vi erano stati tentativi di accordo sul disarmo, l’ultimo raggiunto a maggio prevedeva che il disarmo iniziasse il 27 giugno, ma a causa del blocco sul versante politico la ribellione aveva rifiutato di cedere le armi alla data fissata.
L’accettazione del disarmo da parte delle Forze Nuove è infatti legato all’adozione da parte del Parlamento entro il 15 luglio, di diversi emendamenti legislativi che riguardano il processo elettorale e in particolare la creazione di una Commissione elettorale indipendente che segua le elezioni presidenziali.
Dopo lo scoppio della guerra civile nel settembre 2002, e nonostante gli accordi di pace del gennaio 2003, la Costa d’Avorio è ancora di fatto divisa con il nord e l’ovest del paese in mano a diversi gruppi di guerriglia, riuniti sotto la sigla “Forze Nuove”. Nel paese sono presenti 6mila “Caschi Blu”, a cui si aggiungono 12mila soldati della forza di pace africana inviati dalla Comunità Economica dell’Africa Occidentale e 4mila soldati francesi. (L.M.) (Agenzia Fides 11/7/2005 righe 33 parole 354)


Condividi: