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Manila (Agenzia Fides) - Nelle Filippine molti istituti di istruzione privati, tra i quali numerosi istituti cattolici, rischiano la definitiva chiusura a causa del blocco, della sospensione della didattica e del crollo di iscrizioni, dovuti alla crisi del Covid-19. Per questo, considerando il pregevole servizio che questi istituti rendono a migliaia di famiglie e all'intera nazione, il governo filippino è chiamato ad aiutarle e sostenerle, per evitare che il settore dell'istruzione privata scompaia del tutto.
E' l'appello rivolto dai Vescovi filippini all'esecutivo guidato dal Presidente Rodrigo Duterte. "Se le scuole private chiudono a causa di problemi finanziari, ciò potrebbe influire sul futuro degli studenti", afferma in un messaggio pervenuto all'Agenzia Fides, il Vescovo di Daet Rex Andrew Alarcon, presidente della Commissione episcopale per i giovani, in seno alla Conferenza dei Vescovi cattolici. “La chiusura comporterà ulteriori problemi: persone che perdono il lavoro, alunni e studenti che interrompono gli studi, difficoltà di trasferimento e adattamento. La chiusura delle scuole private, inoltre, può comportare un'ulteriore congestione delle scuole pubbliche, problema che il governo già si trova ad affrontare" aggiunge. Le scuole private, rileva la Chiesa cattolica, "contribuiscono molto al capitale umano attraverso un'istruzione di qualità e con programmi che costruiscono la comunità nazionale e il bene comune".
Anche il Vescovo Roberto Mallari, alla guida della diocesi di Nueva Ecija, e presidente della Commissione episcopale per la catechesi e l'educazione cattolica, esprime la medesima preoccupazione: "È importante sapere che anche le scuole private hanno bisogno dei sussidi pubblici per sopravvivere" nota, ribadendo che "il governo dovrebbe riconoscere il ruolo e il prezioso contributo delle scuole private nella società". Quegli istituti "non sono solo lì per guadagnare soldi, non operano secondo logiche di profitto. Esistono perché hanno un profondo senso della propria missione educativa, per contribuire alla formazione di giovani menti, per dare un futuro prospero alla nazione” osserva. Enti, fondazioni, gruppi della società civile, filantropi, famiglie, organizzazioni e anche aziende che tengono al futuro delle Filippine dovrebbero aiutare le scuole private, afferma il Presule: "Il settore privato e quello pubblico devono lavorare insieme. Salvare le nostre scuole significa salvare i nostri figli e garantire il futuro della nostra nazione" rileva.
Numerosi istituti di istruzione privati potrebbero presto chiudere i battenti per mancanza di iscritti, a causa della crisi di Covid-19. Secondo un recente rapporto, circa 50.000 insegnanti di scuole private, college e università di Metro Manila potrebbero perdere il lavoro. Nelle Filippine le scuole private, in particolare quelle di proprietà di diocesi, organizzazioni e congregazioni religiose, sono esenti da tasse.
L'educazione cattolica nelle Filippine ha radici antiche: la prima scuola fu aperta dai missionari agostiniani a Cebu dopo il loro arrivo nel 1565, e seguì l'iniziativa dei francescani che avviarono l'istruzione primaria al loro arrivo nel 1578. Nel 1581 il Vescovo Domingo Salazar, OP, volle aprire un collegio per educare i sacerdoti che in seguito fu aperto nel 1596 come Collegio dei Gesuiti di San Ignacio a Manila. Nell'anno 1611, oltre 400 anni fa, i padri domenicani fondarono l'Università di Santo Tomas a Manila, la più antica università cattolica esistente. Da allora molti altri ordini religiosi, maschili e femminili, si sono storicamente impegnati nel campo dell'istruzione.
Oggi le scuole cattoliche sono sparse in tutte le Filippine, offrendo diversi livelli di istruzione e tipi di formazione: secondo la "Catholic Educators Association of the Philippines (CEAP)", le scuole materne sono circa 600, altre 600 le scuole elementari, circa 1.000 le scuole superiori , 240 i collegi universitari, 101 le Scuole di specializzazione , 21 le università cattoliche. (SD-PA) (Agenzia Fides 18/6/2020)
