EUROPA/SPAGNA - Il Forum Spagnolo della Famiglia chiede al governo 12 misure urgenti a favore della famiglia, non escludendo nuove mobilitazioni. Lettera pastorale dell’Arcivescovo di Valencia: “Con i bambini non si fanno esperimenti”

venerdì, 24 giugno 2005

Madrid (Agenzia Fides) - Il Forum Spagnolo della Famiglia (FEF), a nome delle famiglie spagnole che hanno manifestato il 18 giugno, ha presentato al Governo 12 misure urgenti a favore della famiglia. In primo luogo il FEF chiede che il Presidente del Governo riceva i rappresentanti delle associazioni familiari, per conoscere le loro rivendicazioni e capire le loro preoccupazioni, prima del 30 giugno, giorno in cui il Congresso potrebbe approvare definitivamente la legge sulle unioni omosessuali. Il Vicepresidente del FEF, Benigno Blanco, ha dichiarato che deve essere direttamente il Presidente del Governo a riceverli perché “si sono consumate già troppe decisioni politiche contrarie alla famiglia e solo il Presidente ha la possibilità di rettificarle”. Nel caso in cui questo incontro non abbia luogo, Benigno Blanco ha annunciato nuove mobilitazioni.
Il Forum sollecita inoltre il Governo a ritirare i disegni di legge sull’equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio e sulla riforma del divorzio, chiedendo la creazione immediata di un tavolo di dialogo con le organizzazioni familiari. Chiede anche ai Deputati e Senatori che si sono opposti al progetto, di sollevare il problema dell’incostituzionalità del disegno di legge qualora questo venga approvato definitivamente. Secondo Benigno Blanco, il ricorso all’incostituzionalità è la prima reazione giuridica che si può opporre ad una legge la cui costituzionalità è stata discussa dai massimi organi consultivi del Governo in materia giuridica (Vedi intervista di Fides a Benigno Blanco, 18/6/2005).
Tra le 12 misure, il FEF esige che il governo mantenga le promesse elettorali in materia di famiglia, perché dopo più di un anno delle elezioni non si è realizzato ancora niente, e chiede un patto nazionale del governo ed i partiti politici con le famiglie affinché si rispetti nella riforma educativa il diritto dei genitori alla libertà nell'educazione dei loro figli.
L'Arcivescovo di Valencia, Mons. Agustín García-Gasco ha scritto una Lettera pastorale in data 24 giugno in cui afferma che “la famiglia è la cellula vitale della società e chi sa ascoltare la famiglia non si sbaglia”. Ricordando la manifestazione di sabato a Madrid, con la quale migliaia di spagnoli hanno manifestato in difesa della famiglia, affinché “siano rispettati i suoi caratteri di identità e non si perda il buonsenso”, l’Arcivescovo si congratula con gli organizzatori per il suo pieno successo: “È un esempio del risveglio responsabile in una società democratica". Mons. Agustín García-Gasco chiede ai governanti che si mostrino realmente capaci di dialogare davanti a questa realtà e che riflettano profondamente. “Con i bambini non si fanno esperimenti” continua la lettera, facendo riferimento alle legislazioni di tutto il mondo che proclamano questo principio. “Ci integriamo in Europa e nel mondo, o facciamo leggi che non hanno precedenti seri e che in realtà ostacolano le adozioni internazionali per gli spagnoli ?” si domanda l'Arcivescovo e conclude la sua Lettera affermando che per tutti questi motivi ritiene pienamente giusto unirsi alle migliaia di famiglie “che chiedono che si ascolti la famiglia e non si perda il buonsenso". (RG) (Agenzia Fides 24/6/2005, righe 35, parole 497)


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