AMERICA/COLOMBIA - La Settimana per la pace mentre si teme una ripresa del conflitto armato

martedì, 3 settembre 2019 pace   gruppi armati   gruppi paramilitari   chiese locali  

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La Settimana per la pace mentre si teme una ripresa del conflitto armato

Bogotà (Agenzia Fides) – Si è aperta in Colombia la 32a edizione della "Settimana per la Pace", iniziativa che cerca di rendere visibili gli sforzi di molti colombiani che lavorano per costruire un paese di pace e riconciliazione. "Io sono e siamo territori di pace" è il motto scelto per quest'anno dal comitato organizzatore, formato da: Segretariato Nazionale della Pastorale Sociale/Cáritas Colombia, Rete Nazionale di Iniziative per i Cittadini per la Pace - Redepaz, Centro per la ricerca popolare e l'educazione/Programma per la Pace - CINEP/PPP e Pontificia Universidad Javeriana – PUJ.
Le numerose attività che verranno svolte in diverse città e comuni della Colombia hanno lo stesso obiettivo: fare la pace ... In questa occasione, concentrandosi su quei territori che nonostante la violenza hanno resistito e hanno fatto rispettare le loro comunità. "La persistente situazione di minaccia, rinvio a giudizio e omicidio di leader sociali, gli ostacoli politici e legislativi all'attuazione degli accordi di pace, l'uscita politica dal conflitto armato e le possibilità finora chiuse di far avanzare i negoziati con l'ELN, la situazione elettorale e il contesto internazionale, sono i temi principali su cui si articola l’edizione di quest’anno" si legge nella nota inviata a Fides.
Tra le principali attività che si svolgeranno dal 2 al 9 settembre c’è la raccolta di un milione di firme nelle principali piazze del paese perché siano riconosciute tutte le vittime della lotta armata; inoltre ad Antioquia, Bogotá, Boyacá, Bolívar, Cordova, Cundinamarca, La Guajira, Meta, Nariño, Putumayo, Quindío e Valle del Cauca ci saranno eventi sull'argomento.
E' vasto il programma proposto dalla Caritas Colombiana, prima responsabile della Settimana per la Pace: 500 azioni simboliche e pedagogiche territoriali: lunedì 2 settembre; 50 cineforum simultanei: martedì 3 settembre; Premio Nazionale per i Diritti Umani: mercoledì 4 settembre; Dichiarazione nazionale simultanea di almeno 1000 territori di pace: giovedì 5 settembre; Giornata simbolica nazionale per la vita e la pace: venerdì 6 settembre; Installazione di rifugi umanitari territoriali: dal 3 al 9 settembre; Messa a dimora di alberi e installazione di giardini nei territori di pace: domenica 8 settembre; Giornata nazionale dei diritti umani: lunedì 9 settembre.
La Settimana per la Pace cade in un momento molto delicato per la nazione: da qualche giorno infatti è riemersa una certa tensione a causa della notizia del “ritorno alle armi” di qualche dissidente delle Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia (Farc). “Annunciamo l’inizio di una nuova fase di lotta di fronte al tradimento della pace” annuncia Luciano Marin, meglio noto come Iván Márquez, che appare con la divisa militare verde-oliva nel messaggio di 32 minuti filmato lungo la frontiera con il Venezuela e diffuso su YouTube. Non è più il capo negoziatore che ha guidato la delegazione delle Farc all’Avana per i negoziati di pace, né il senatore che, un anno e mezzo fa, ha ottenuto uno dei dieci seggi spettanti al partito nato dall’accordo: Fuerza alternativa revolucionaria del común (Farc). L’identità di sigle non è una coincidenza: i fondatori – tra cui lo stesso Márquez – volevano sottolineare la continuità tra la guerriglia e la formazione politica.
(CE) (Agenzia Fides, 03/09/2019)


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