ASIA/BANGLADESH - Dai cattolici un appello al governo: sviluppo, dignità, diritti

mercoledì, 2 gennaio 2019 politica   elezioni   dignità umana   diritti umani   sviluppo  

Dacca (Agenzia Fides) - Compito del nuovo governo, guidato dal Primo ministro Sheikh Hasina, che ha vinto le recenti elezioni leislative ottenendo il 90% dei seggi in Parlamento, "è concentrarsi sullo sviluppo della popolazione, garantendo dignità e diritti per tutti": lo dice all'Agenzia Fides James Noren, attivista cattolico bengalese per i diritti umani. "Speriamo che il nuovo governo sosterrà i diritti costituzionali, che sono stabiliti per proteggere tutti i cittadini, operando per garantire l'istruzione, l'assistenza sanitaria, l'alloggio, l'occupazione e le infrastrutture", afferma Noren.
Secono l'attivista, "urge fare di più nel paese per i diritti umani, la libertà di parola, l'emancipazione dei poveri e delle donne, la sicurezza dei cittadini e l'armonia religiosa e sociale".
Le elezioni nazionali si sono svolte il 30 e il 31 dicembre e, secondo i risultati ufficiali, ha trionfato la leader Sheikh Hasina, che è al potere dal 2009 ed è al suo terzo mandato. La Awami League (AL) e i suoi alleati hanno ottenuto 288 seggi su 300 seggi, mentre l'alleanza di opposizione guidata dal Partito Nazionalista del Bangladesh (BNP) ha ottenuto sette seggi. Il Parlamento del Bangladesh ha in totale 350 seggi, 50 dei quali sono riservati alle donne e assegnati in proporzione al voto complessivo.
L'opposizione ha contestato il voto, segnalando intimidazioni agli elettori e irregolarità, mentre 18 persone sono morte in relazione alla violenza elettorale, in scontri tra sostenitori del partito al potere e dell'opposizione. Nonostante tali lamentele, la Commissione elettorale ha convalidato il voto.
Hasina è figlia di Sheikh Mujibur Rahman fu Primo ministro del Bangladesh dopo l'indipendenza, assassinato in un colpo di stato nel 1975. Negli ultimi trent'anni, la donna si è alternata al potere con la sua principale rivale, la leader del BNP ed ex Primo ministro Khaleda Zia, 73 anni. Khaleda è stata incarcerata a febbraio per corruzione, con il divieto di candidarsi alle elezioni.
"Speriamo che le persone nel governo lavorino insieme per il bene comune delle persone, ponendo fine alla povertà cronica e alla disuguaglianza sociale ed economica", rileva a Fides p. David Bipul Das, parroco cattolico della diocesi di Barisal. "La gente nutre grandi speranze: il popolo desidera che il governo, il settore privato, i gruppi della società civile mettano da parte le differenze di opinioni e cooperino per lo sviluppo di tutti", conclude.
La comunità cattolica in Bangladesh conta circa 350.000 fedeli. Nel complesso ci sono circa 500.000 cristiani di diverse confessioni, in un paese con una popolazione di circa 160 milioni di abitanti, al 90% musulmani. (SD) (Agenzia Fides 2/1/2019)


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