ASIA/COREA DEL SUD - Giornata della Vita: la Commissione di bioetica dei Vescovi contro la clonazione, ricordando il 10° anniversario della “Evangelium Vitae”

venerdì, 27 maggio 2005

Seul (Agenzia Fides) - Il rispetto assoluto della vita, fin dal suo concepimento; la difesa dei diritti dell’embrione, che non può essere considerato un oggetto; il no alla clonazione, pratica aberrante in cui l’essere umano si sostituisce a Dio e vuole farsi “creatore”; il valore della vita umana in sè, a prescindere dalla salute o dalla supposta “qualità”. Sono i temi che saranno affrontati nella “Giornata della Vita” che la Chiesa cattolica celebra in Corea del Sud domenica 29 maggio. In occasione della Giornata, la Commissione di Bioetica, della Conferenza Episcopale della Corea, ha diffuso un messaggio in cui si ricorda il 10° anniversario della “Evangelium Vitae”, Lettera Enciclica di Giovanni Paolo II, pubblicata nel 1995. “La vita umana - si legge nel messaggio firmato dal presidente della Commissione di Bioetica, Mons. Francis Xavier Ahn Myong-ok - ha un suo valore per il solo fatto che appartiene a una persona: ogni tentativo di misurare gli esseri umani attraverso una supposta qualità della vita causerebbe la degradazione della persona umana”, conferendole dignità solo nel caso la sua vita o la sua salute siano sane e perfette. Il testo esprime la speranza che il “Vangelo della Vita possa essere accolto da tutti”.
Mons. Francis Xavier Ahn Myong-ok è anche intervenuto sui recenti esprimenti di clonazione portati avanti in Corea dal prof. Hwang. “E’ molto triste - ha detto in una nota inviata a Fides - testimoniare la situazione attuale, in cui il risultato della tecnologia scientifica sta sfruttando la vita umana senza rispetto per il senso morale, mentre i mass media danno rilievo alle acquisizioni ottenute dal dott. Hwang e non ai potenziali problemi”.
Nel settembre 2005 la Commissione di Bioetica terrà un simposio sui problemi e ai pericoli presenti nella Leggi sulla Bioetica vigente in Corea, che ora la Commissione di Bioetica ha intenzione di denunciare come incostituzionale, in alcune sua parti.
P. Paul Lee Chang, membro della Commissione di Bioetica, ha detto che “è del tutto assurdo distinguere la clonazione degli embrioni dalla clonazione umana”, assicurando che i credenti di diverse religioni sosterranno questa battaglia contro la clonazione.
La comunità scientifica cattolica si dice allarmata dai risultati ottenuti dal prof. Hwang che, se potrà continuare i suoi esperimenti senza nessun freno, potrebbe ben presto ottenere il primo caso di essere umano clonato. Sulla necessità di avere cellule staminali embrionali, gli scienziati cattolici ricordano che non esistono studi clinici che ne attestino l’efficacia nel combattere malattie.
(PA) (Agenzia Fides 27/5/2005 righe 32 parole 325)


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