AFRICA/COSTA D'AVORIO - “Portatori di pace”: studenti apostoli del Vangelo nella società segnata dal conflitto civile

venerdì, 21 settembre 2018 pace   scuola   riconciliazione   violenza   guerre   studenti  

Yamoussoukro (Agenzia Fides) - Educare alla pace in un contesto segnato profondamente dalla guerra civile. È questo il progetto che sta portando avanti in Costa d’Avorio “Porteurs de Paix” (“Portatori di pace”), un’associazione guidata dal gesuita Vincent Foutchantse, in collaborazione con la Fondazione Magis, la Ong dei Gesuiti italiani. L’iniziativa è in corso da alcuni mesi e assume un particolare significato oggi, 21 settembre, Giornata internazionale della pace.
Il progetto si pone come obiettivo l’educazione alla pace, basata sull’insegnamento del Vangelo, di un gruppo di formatori che poi, a loro volta, lavoreranno insieme agli studenti dei collegi ivoriani. Per questo vengono organizzati seminari e incontri per rafforzare le capacità dei formatori. I corsi permetteranno di approfondire la coscienza di sé, la comunicazione, la gestione dei conflitti e la mediazione, con l’effetto di propagare uno stile di relazione umana basato sulla fiducia nel prossimo e sulla armonia convivenza, piuttosto che sulla violenza.
La Costa d’Avorio per anni ha rappresentato per tutta l’Africa occidentale un modello di crescita economica e di convivenza tra popolazioni di gruppi sociali diversi. All’inizio degli anni Duemila, le contrapposizioni politiche hanno portato a una polarizzazione delle componenti etniche del Paese e a un inasprimento dei rapporti sociali che, nel 2000, è sfociato in un conflitto aperto. Il conflitto ha sconvolto il paese e, anche dopo la fine delle ostilità nel 2003, le tensioni etniche sono sempre rimaste latenti. Solo in parte attutite dalle politiche economiche che hanno portato a un forte incremento del Pil dal 3,6% del 2009 al 6,3% del 2015.
In questo contesto, i «Porteurs de Paix» portano avanti un’azione per promuovere i buoni rapporti tra le diverse componenti della società ivoriana. I suoi formatori cercano di trasmettere i valori dell’accettazione reciproca e del rispetto verso ogni componente della società.
“Le nostre materie – spiegano i responsabili di Porteurs de Paix - potrebbero essere insegnate anche all’università. Abbiamo però preferito concentrare i nostri sforzi sugli studenti liceali. A loro saranno offerti gli strumenti per gestire i contrasti e le relazioni senza conflittualità al fine di allargare i loro orizzonti e il loro spirito a nuove prospettive di risoluzione pacifica dei conflitti, in accordo con l’insegnamento evangelico: Beati i pacifici”. (EC) (Agenzia Fides 21/9/2018)


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