AMERICA/NICARAGUA - Il Card. Brenes: gli arresti dei manifestanti non contribuiscono alla pace proclamata dal governo

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Il Card. Brenes: gli arresti dei manifestanti non contribuiscono alla pace proclamata dal governo

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Il Card. Brenes: gli arresti dei manifestanti non contribuiscono alla pace proclamata dal governo

Managua (Agenzia Fides) – Il Cardinale Leopoldo Brenes, Arcivescovo di Managua e presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua (CEN), ha invitato domenica 26 agosto le autorità a fermare gli arresti delle persone che manifestano contro il governo, avvertendo che tali misure non contribuiscono alla pace proclamata dal governo. "Esorto, come pastore, le persone che prendono questa iniziativa (l’arresto dei manifestanti) ad abbandonare tale atteggiamento, che non contribuisce per nulla alla pace che viene proclamata ovunque, non costruisce quella concordia che viene proclamata né quella stabilità che si vuole" ha detto il Cardinale, che ha sottolineato inoltre l'importanza di "pacificare il paese senza atteggiamenti o azioni che dicono il contrario".
Sabato 25 agosto più di 20 giovani sono stati arrestati dalla polizia in diversi luoghi, impedendo loro di partecipare alle manifestazioni di protesta indette per chiedere il rilascio dei prigionieri politici.
"E’ un peccato che si verifichino tali situazioni, che torniamo di nuovo agli arresti, ciò porta tensioni nelle famiglie. Esorto a rispettare la popolazione e le proteste che si possono sempre fare, in modo civile e pacifico, come in pratica sono state fatte" ha sottolineato l'Arcivescovo di Managua.
La Chiesa cattolica, attraverso la Commissione di Verifica e Sicurezza, formata al tavolo di Dialogo Nazionale, continua a negoziare con il governo la liberazione dei detenuti, arrestati per aver partecipato a proteste pacifiche contro il governo, ha ricordato il Card. Brenes, riferendosi ai giovani fermati sabato. In molti altri casi, sacerdoti e Vescovi si sono presentati alle caserme per chiedere chiarimenti o il rilascio delle persone fermate ingiustamente o senza alcun motivo, come nel caso di Masaya (vedi Fides 22/06/2018).
La nota pervenuta a Fides informa che il Cardinale ha anche sottolineato che la Commissione di Verifica, in cui sono presenti Mons. Carlos Aviles e l’imprenditore laico Jorge Solis, continua il suo lavoro, "perché era un impegno preso durante il Dialogo Nazionale, e anche se attualmente in stand-by, la Commissione continua ad inviare liste (di detenuti) al Ministero degli Esteri".
La situazione nel paese non accenna a migliorare, nonostante il presidente Ortega continui a sostenere che si è tornati alla “normalità”: la crisi sociale porta sempre più gente per strada a manifestare contro il governo, l’economia attraversa un brutto momento dovuto alla crisi degli imprenditori che non sono allineati con il governo e, cosa più grave ancora, si presenta a rischio la produzione del caffè nei prossimi mesi. L’economia del Nicaragua da sempre ha contato sul grande contributo dell’industria del caffè, ma in seguito alla crisi interna si rischia un fallimento nazionale e internazionale.
(CE) (Agenzia Fides, 29/08/2018)


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