ASIA/INDONESIA - Ad Aceh imminente revoca dello stato di emergenza e della legge marziale: speranze di libertà e del rispetto dei diritti umani per i cittadini

venerdì, 13 maggio 2005

Giacarta (Agenzia Fides) - Soddisfazioni e speranze nella comunità civile di Aceh dopo che il governo indonesiano ha annunciato la imminente revoca dello stato di emergenza ad Aceh, nel nord di Sumatra, in vigore da un anno, che scadrà il 18 maggio. Aceh, teatro di una lunga guerriglia separatista, è stata devastata dallo tsunami dello scorso 26 dicembre 2004, che ha causato 165mila morti e oltre 600mila senza tetto. Il governo indonesiano ha sottolineato che Giacarta intende porre fine allo stato di emergenza per permettere la ricostituzione di un'amministrazione civile che favorisca la ricostruzione nella regione.
La guerra fra l’esercito regolare indonesiano e i separatisti dura da oltre 30 anni e ha causato almeno 10mila morti. A maggio 2003 il governo aveva imposto la legge marziale e il coprifuoco, lanciando una vasta campagna militare per eliminare i movimenti di guerriglia.
Secondo fonti di Fides ad Aceh, nell’area vi è ancora latente tensione. La società civile, gli intellettuali, i gruppi per i diritti umani desiderano costruire una nuova Aceh, in cui siano rispettati i diritti umani, vi siano pace, libertà e democrazia. Il dilagare della violenza ha creato grande sofferenza per la popolazione.
Decenni di conflitto e i danni dello tsunami hanno notevolmente deteriorato la situazione umanitaria ad Aceh generando sfollamento, mancanza di servizi sanitari, di istruzione e anche problemi all’approvvigionamento idrico e all’agricoltura, quindi alla stessa sopravvivenza della popolazione. L’86% della popolazione oggi ha problemi di “sicurezza alimentare”, mentre, denunciano le Organizzazioni non governative, mancano servizi essenziali quali acqua, sanità, istruzione, trasporti, nonchè infrastrutture fondamentali per la vita sociale e civile, quali strade, ponti cliniche, dighe, canali di irrigazione.
Nell’area opera il “Servizio di crisi e riconciliazione”, istituito dalla Conferenza Episcopale Indonesiana, che utilizza le donazioni dei cattolici per promuovere progetti in sintonia con i musulmani locali. Leader religiosi cattolici e musulmani stanno preparando un progetto comune ricostruire le abitazioni danneggiate dallo tsunami.
(PA) (Agenzia Fides 13/5/2005 righe 29 parole 247)


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