AMERICA/ARGENTINA - Tratta di esseri umani: urge prevenire, denunciare, accompagnare

giovedì, 8 febbraio 2018 società civile   chiese locali   tratta esseri umani  

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Buenos Aires (Agenzia Fides) - "La tratta, il traffico e lo sfruttamento delle persone è un duro flagello che avanza, cresce, muta, ecco perché cerchiamo di fare ogni sforzo per raggiungere l'intera società, in ricorrenze come questa di oggi" dice all'Agenzia Fides Marcela Villares, membro della Commissione episcopale dei migranti e degli itineranti dell'Argentina, in occasione della Giornata mondiale di preghiera e riflessione sulla tratta di persone che si celebra oggi, 8 febbraio. Marcela Villares da molti anni è impegnata nella lotta contro questa piaga, oltre a far parte del team "No a la Trata" della Commissione nazionale Giustizia e Pace.
“Con dolore abbiamo visto che è un dramma che attraversa tutte le realtà in cui lavoriamo” continua la signora Villares, spiegando che si tratta di un problema che si estende anche nel settore del turismo, come tra le persone che lavorano sulle barche, che sono in movimento o non hanno un posto fisso.
“Per anni abbiamo cercato di sensibilizzare, far prendere coscienza, sradicare, accompagnare le vittime e le loro famiglie" prosegue Marcela Villares, che collabora con enti pubblici e privati per costruire una rete, oltre a promuovere leggi giuste per la prevenzione, l'eliminazione e la giustizia per le vittime, aggiungendo che quest'anno il team "No a la Trata" ha preparato del materiale che è stato consegnato a tutte le diocesi del paese, in modo che possano usarlo in questa giornata.
“Uno degli strumenti che consideriamo fondamentali e che vengono utilizzati in queste occasioni sono i social network - continua -, molti di noi sono consapevoli del dramma della tratta di esseri umani, ma notiamo che non esiste una reale consapevolezza di questa piaga nella società in generale. Per ovviare alla mancanza di consapevolezza tutti possiamo fare qualcosa, prevenendo, denunciando e accompagnando". In Argentina la formazione dei giovani per questi scopi, secondo i rapporti degli uffici del Procuratore specializzato, avviene attraverso i social network.
Ricordando l'invito di Papa Francesco a pregare con santa Josefina Bakhita il Dio della Misericordia "affinché siano tolte le catene di ogni prigionia, così da poter liberare tutti coloro che sono stati minacciati, feriti o maltrattati dalla tratta e dal traffico di esseri umani", Marcela Villares conclude: "crediamo nel potere della preghiera, quindi oltre a tutto il lavoro che ognuno può fare dal suo posto, insieme dobbiamo elevare la nostra preghiera affinché il male sia sconfitto, e il bene si moltiplichi con azioni a favore di tutti i nostri fratelli".
La Giornata mondiale di preghiera e riflessione sulla tratta di persone è stata istituita quattro anni fa da Papa Francesco con il tema "Una luce contro la tratta" scegliendo il giorno della memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita, religiosa canossiana sudanese che venne rapita e venduta quando aveva nove anni dai commercianti di schiavi. Quest'anno 2018, la Giornata ha il tema dei flussi migratori: “Emigrare senza tratta. Sì alla libertà, no alla schiavitù”. Uno slogan che richiama l'attenzione sulle cifre scioccanti delle persone che, dopo essere emigrate dai loro paesi di origine alla ricerca di una vita migliore, finiscono per essere vittime della tratta. Questo numero di vittime purtroppo aumenta di anno in anno e oggi ci sono milioni di uomini, donne, bambini e adolescenti, vittime della tratta in tutto il mondo. (L.G) (Agenzia Fides 08/02/2018)


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