AMERICA/STATI UNITI - La Chiesa salvadoregna soffre per il dramma di molti emigrati: appello agli Stati Uniti per il TPS

venerdì, 29 dicembre 2017 migranti   politica   povertà   violenza   diritti umani  
La Chiesa salvadoregna soffre per il dramma di molti migranti: appello agli Stati Uniti

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La Chiesa salvadoregna soffre per il dramma di molti migranti: appello agli Stati Uniti

San Salvador (Agenzia Fides) – "Chiediamo con fervore al Presidente degli Stati Uniti (Donald Trump), al Congresso e a tutte le autorità di quella grande nazione, che in questa importante data del Natale, facciano in modo che i diritti dei nostri fratelli migranti siano rispettati" ha detto l'Arcivescovo. di San Salvador, Mons. José Luis Escobar, durante una conferenza stampa dopo aver celebrato la Messa domenicale nella cattedrale della capitale. Mons. Escobar ha detto che la Chiesa salvadoregna "soffre" a causa del "triste dramma che molti dei nostri fratelli migranti vivono. Per il solo fatto di essere migranti e privi di documenti legali non sono criminali, siamo tutti fratelli", ha sottolineato l'Arcivescovo. La Chiesa cattolica di El Salvador ha chiesto così agli Stati Uniti di garantire "rispetto" per i diritti dei migranti che si trovano in quella nazione senza documenti.
L’appello è stato lanciato all’avvicinarsi della scadenza del 7 gennaio, quando il Dipartimento della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti dovrà decidere se rinnovare il TPS (Temporary Protected Status) per i salvadoregni, la cui ultima proroga scade l'8 marzo. Circa 200.000 salvadoregni godono del TPS, che concede permessi temporanei per risiedere e lavorare negli Stati Uniti (vedi Fides 22/12/2017). Il TPS venne concesso per El Salvador nel 2001, quando il paese fu duramente colpito da due terremoti, il 13 gennaio e il 13 febbraio di quell’anno.
Mons. Joe S. Vásquez, Vescovo di Austin, Texas, e Presidente della Commissione per le migrazioni della Conferenza dei Vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB), il 17 ottobre aveva presentato il rapporto della sua Commissione sulla questione (vedi Fides 18/10/2017). "Vi esorto a rivolgere i vostri pensieri e le vostre preghiere alla gente di El Salvador e dell’Honduras, compresi i destinatari del TPS – aveva detto il Vescovo -. Vi incoraggio ad impegnarvi nella richiesta all'Amministrazione USA di una estensione del TPS per El Salvador e Honduras ... e di rivolgervi ai deputati eletti al Congresso per chiedere loro una soluzione legislativa per i destinatari del TPS che vivono negli Stati Uniti da molti anni".
Secondo dati della stampa americana, negli Stati Uniti ci sono 317.660 persone "protette dalla espulsione dal TPS”, anche se in un altro rapporto della Biblioteca del Congresso, questa cifra ne segnala 436.869. Bisogna sottolineare che queste sono le persone registrate, mentre è noto che in realtà sono molte di più. I salvadoregni e gli honduregni vivono giorni di preoccupazione, in quanto il TPS per il Nicaragua non è stato rinnovato lo scorso 7 novembre, quindi 2.550 nicaraguensi dal 5 gennaio 2018 non avranno più la protezione del TPS e dovranno lasciare il paese entro il 2019. Tuttavia la cifra dei nicaraguensi negli Stati Uniti supera le 5.000 persone, e così succede anche per Honduras e El Salvador.
(CE) (Agenzia Fides, 29/12/2017)


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