AFRICA/ETIOPIA - Negli ultimi cinque mesi 40 morti di meningite: allarme per 433 persone che hanno già contratto la malattia

giovedì, 14 aprile 2005

Roma (Agenzia Fides) - Almeno 40 persone sono morte in Etiopia, negli ultimi cinque mesi, in conseguenza di un focolaio altamente infettivo di meningite da meningococco che ha contagiato già 433 persone.
Le zone colpite sono quella settentrionale del Tigrè, quella orientale di Afar, quella occidentale di Benshangul-Gumuz e la parte orientale della regione meridionale di Oromo. L'Oms riferisce che in queste zone sono state distribuite dosi di vaccino e che è prevedibile una riduzione dei casi.
La meningite è un’infiammazione delle meningi, le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. L’infezione interessa le membrane e il liquido che scorre nell’intercapedine fra di loro e spesso è secondaria a un processo infettivo banale che interessa le vie respiratorie o l'orecchio. I sintomi della meningite insorgono in genere piuttosto rapidamente, aggravandosi nel giro di poche ore. Tra questi: febbre; forte mal di testa; nausea e vomito; sonnolenza; stato confusionale; rigidità del collo, con forte resistenza al movimento di flessione del capo in avanti; intolleranza alla luce; eruzioni cutanee. Le meningiti possono essere di origine batterica, virale o da funghi (micotica). La “porta di ingresso” può essere attraverso la circolazione sanguigna, oppure più direttamente da infezioni delle vie respiratorie, dentarie e otiti.
La diffusione delle diverse forme di meningite varia da un paese all’altro e da una fascia di età all’altra. Conseguenze della malattia possono essere: danni cerebrali; sordità; cecità; problemi di coordinazione motoria; epilessia; difficoltà di apprendimento; difficoltà nell’articolazione del linguaggio; disturbi comportamentali. (AP) (14/4/2005 Agenzia Fides; Righe:25; Parole:263)


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