ASIA/PAKISTAN - Difendono un cristiano accusato di blasfemia: avvocati minacciati

mercoledì, 27 gennaio 2016 blasfemia   minoranze religiose  

L'Alta Corte di Lahore

Lahore (Agenzia Fides) – Due avvocati che offrono i loro servizi professionali all’Ong pakistana “Lead” (Legal Evangelical Association and Development) sono stati fermati per strada e minacciati da ignoti mentre si recavano in tribunale, all’udienza per il caso di Sajjad Masih Gill, un cristiano condannato all'ergastolo per presunta blasfemia, che ha presentato appello all'Alta Corte di Lahore. I due aggrediti sono l’avvocato Aric John e un suo assistente, bloccati sulla strada tra Kasur e Lahore da un commando di militanti armati che hanno minacciato di attentare alla loro vita e a quella dei loro familiari. Lo staff legale ha dovuto chiedere un rinvio dell’udienza, ora fissata per il 16 febbraio.
Come riferito a Fides, i due avvocati offrono i loro servizi gratuitamente. Altre minacce sono giunte ai legali in altri casi passati. Sajjad Masih Gill, 31 anni, è stato condannato in primo grado al carcere a vita per un presunto reato commesso nel luglio 2013 a Gojra, in Punjab. Come lui, molti cristiani in Pakistan vivono un calvario giudiziario e chiedono giustizia, difendendosi da accuse false e pretestuose.
“I nostri legali e i nostri volontari sono in prima linea e non si faranno intimidire” commenta a Fides Sardar Mushtaq Gill, avvocato cristiano a capo di “Lead”. “Continueremo a impegnarci per la tutela di quanti subiscono violazioni dei diritti umani in Pakistan, in particolare per le vittime della legge sulla blasfemia e per coloro che soffrono e hanno fame di giustizia e pace”. L’avvocato Gill ricorda che “questa legge viene utilizzata contro i cristiani per metterli sotto scacco. Chiediamo dei passi alla comunità internazionale perché in Pakistan si possa giungere alla sua abolizione”. (PA) (Agenzia Fides 27/1/2016)


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