AMERICA/REPUBBLICA DOMINICANA - Il Papa esorta a non essere indifferenti di fronte agli immigrati, mentre si avvicina la scadenza del 17 giugno

venerdì, 29 maggio 2015

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “La cura pastorale e caritativa degli immigrati, in particolare quelli della vicina Haiti, in cerca di migliori condizioni di vita nella Repubblica Dominicana, non ammette l'indifferenza dei Pastori della Chiesa. Dobbiamo continuare a collaborare con le autorità civili per realizzare soluzioni di solidarietà ai problemi di coloro che sono privi di documenti o vedono negati i diritti fondamentali. Non c'è scusa per non promuovere iniziative di fraternità e di pace tra i due paesi, che compongono questa splendida isola dei Caraibi": sono le parole del Santo Padre Francesco nel discorso alla Conferenza Episcopale della Repubblica Dominicana, che ha ricevuto ieri, 28 maggio, in occasione della loro visita Ad Limina.
L’incontro è avvenuto mentre si avvicina la scadenza, fissata al 17 giugno 2015, entro cui è data la possibilità a migliaia di immigrati haitiani, di regolarizzare il loro status nella Repubblica Dominicana. Anche molti haitiani nati nella Repubblica Dominicana sono a rischio di espulsione.
Secondo le informazioni raccolte da Fides, il nuovo Cancelliere di Haiti, Lener Renauld, ha incontrato ieri a Santo Domingo il suo omologo della Repubblica Dominicana, Andres Navarro, con il quale ha discusso i progressi del piano nazionale di regolarizzazione degli stranieri privi di documenti (PNRE), che le autorità della Repubblica Dominicana hanno avviato nel 2013 e che interessa migliaia di immigrati haitiani residenti in questo paese (vedi Fides 16/03/2015, 28/01/2015, 16/10/2014, 16/06/2014, 7/02/2014, 25/10/2013).
(CE) (Agenzia Fides, 29/05/2015)


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