ASIA/PAKISTAN - Un ragazzo, bruciato vivo perché cristiano, è in gravi condizioni

lunedì, 13 aprile 2015

Lahore (Agenzia Fides) – Un adolescente cristiano, Nauman Masih, 14 anni è stato bruciato vivo da alcuni giovani musulmani che Nauman non conosceva. Il giovane ora è ricoverato in ospedale a Lahore, dove lotta tra la vita a la morte, con gravi ustioni su tutto il corpo. Come appreso da Fides, l’episodio è avvenuto venerdì 10 aprile, quando i giovani musulmani che stavano recandosi in moschea hanno incontrato Nauman lungo la strada. Fermatolo, avendo saputo che era di religione cristiana, lo hanno picchiato, hanno gettato benzina su di lui e poi gli hanno dato fuoco, fuggendo.
La polizia è stata avvertita e ha registrato una denuncia contro ignoti. Nauman ha dichiarato al sovrintendente di polizia: “I giovani che mi hanno aggredito erano dei perfetti sconosciuti. Hanno iniziato a percuotermi dopo che io ho detto di essere cristiano. Ho provato a scappare ma mi hanno inseguito e cosparso di benzina”. Nauman si è buttato su un mucchio di sabbia, mentre alcuni passanti lo hanno aiutato a spegnere il fuoco sul suo corpo e hanno chiamato un’ambulanza.
“Condanniamo con forza il grave episodio di odio religioso. Abbiamo subito inviato un rapporto al Primo ministro del Punjab, Shahbaz Sharif” ha detto a Fides Sardar Mushtaq Gill, avvocato cristiano e difensore dei diritti umani.
In una nota inviata a Fides, Nasir Saeed, direttore dell’Ong CLAAS (“Center for legal aid assistance and settlement”) afferma: “Siamo in una situazione deplorevole. L'odio contro i cristiani ha raggiunto un livello davvero pericoloso se un innocente cristiano può essere bruciato vivo da estremisti islamici senza alcun motivo. I cristiani in Pakistan vivono sotto costante paura per la propria vita, nonostante le rassicurazioni del Primo ministro Nawaz Sharif”. (PA) (Agenzia Fides 13/4/2015)


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