AFRICA/MALAWI - “Un Natale all’insegna dell’incertezza”, dice un missionario

lunedì, 29 dicembre 2014

Lilongwe (Agenzia Fides)- Un Natale triste quello che si è celebrato in Malawi, riporta all’Agenzia Fides p. Piergiorgio Gamba, missionario monfortano da decenni impegnato nel Paese africano. “Quelle che riferisco non vuole essere una lamentela anche se tanti aspetti sembrano negativi, e non è certo con il senso di voler giudicare e condannare, ma vuole essere una sfida per cominciare ancora” precisa p. Gamba.
Un Natale che è stato caratterizzato da “una serie di attentati a banche e luoghi di commercio con una violenza che non ha precedenti e con diversi poliziotti uccisi. Di questi giorni è la protesta della comunità cinese che chiede più sicurezza minacciando di lasciare il Paese” racconta il missionario.
“Le piogge in ritardo di un mese preoccupano i contadini che sono oltre l’80% della popolazione. Il programma di distribuzione del fertilizzante non si è ancora materializzato. Senza fertilizzante non ci sarà un raccolto capace di sfamare la popolazione, e pensare di distribuire il fertilizzante quando le piogge inizieranno significa pianificare un sicuro disastro, lamentano i contadini, perché con le piogge le strade saranno impercorribili” continua p. Gamba.
A tutto questo si aggiungono lo sciopero dei magistrati e il blocco delle donazioni straniere che coprono il 40% del bilancio statale (vedi Fides 6/12/2014), al punto che, come riferisce p. Gamba, la Reserve Bank of Malawi ha addirittura avviato una campagna che insegna il buon uso delle banconote che devono essere continuamente ristampate al costo di 14 miliardi di Kwacha da aggiungere ai 7 miliardi per importare la cartamoneta stampata all’estero. Questo è solo uno degli aspetti dell’economia del Malawi basata sull’esportazione di materie prime e sull’importazione di manufatti di ogni genere. Come dice p. Gamba “il Malawi esporta un’intera foresta di legname e importa gli stuzzicadenti, esporta cotone e importa vestiti, esporta milioni di kg di tabacco e importa le sigarette”. (L.M.) (Agenzia Fides 29/12/2014)


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