ASIA/FILIPPINE - Il movimento interreligioso Silsilah: “Combattere i combattenti con la preghiera”

giovedì, 30 ottobre 2014

Zamboanga (Agenzia Fides) – La “Preghiera dell’armonia”, una catena di preghiera diffusa tra cristiani, musulmani e fedeli di altre religioni, è l’arma con cui “combattere i combattenti” e l’ideologia terrorista di violenza e morte che in questo momento attraversa Mindanao, la grande isola nel Sud delle Filippine. Come riferisce una nota inviata all’Agenzia Fides, è l’iniziativa lanciata dal movimento per il dialogo islamo-cristiano “Silsilah”, avviato dal missionario del PIME p. Sebastiano D’Ambra, che ha fondato nella città di Zamboanga il “Villaggio dell’armonia”, dove vivono insieme cristiani e musulmani.
La preghiera fu ideata nel 2000, quando l’allora presidente filippino Joseph Estrada dichiarò “guerra totale” a Mindanao, cercando di sconfiggere i gruppi ribelli con una imponente azione militare. Oggi, con la diffusione dell’ideologia dell’IS (“Stato islamico”) e dei nuovi militanti, il movimento lancia un appello chiedendo di riscoprire la preghiera in tutte le comunità, cristiane, musulmane, buddiste e indigene, per diffondere una cultura di pace e chiedere a Dio la pace, partendo dall’approccio spirituale della “vita-in-dialogo”.
“Sogniamo che, in tutto il mondo, si estenda la catena di preghiera per la pace e ci auguriamo che la preghiera dell’Armonia entri a far parte delle tante iniziative di preghiera in tutto il mondo”, afferma la nota di “Silsilah”. La preghiera è tuttora utilizzata in molte istituzioni e scuole cristiane e musulmane, nelle Filippine e in altri paesi. In tal modo il movimento sostiene “lo sforzo di pace per le Filippine Sud ,che richiede ancora saggezza e coraggio da parte di coloro che hanno la responsabilità di decidere per il futuro della pace a Mindanao”. (PA) (Agenzia Fides 30/10/2014)


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