ASIA/PAKISTAN - Protesta dei cattolici per riavere un terreno sequestrato dal governo

martedì, 17 giugno 2014

Lahore (Agenzia Fides) – Quella del terreno e della scuola San Francesco a Lahore è una ferita aperta: per questo domenica 15 giugno oltre 1.500 fedeli cattolici, tra uomini, donne, preti, religiosi, bambini, giovani hanno organizzato una imponente manifestazione per protestare contro il sequestro illegittimo del terreno, disposto dal governo del Punjab. A guidare i manifestanti, l’Arcivescovo di Lahore, Sebastian Shaw, e accanto a lui altri leader delle comunità cristiane.
Il bene conteso è quello dove sorge la scuola San Francesco, nella zona di Anarkali, a Lahore. Il sequestro è al centro di una storia intricata in cui si incrociano interessi di politici, losche trame e speculazioni immobiliari che hanno sottratto dieci grandi proprietà dei cristiani, come chiese, scuole, cimiteri e ospedali in Punjab. Una settimana fa l’Arcivescovo Shaw si è recato all’ennesimo colloquio con le autorità locali per chiedere la restituzione del terreno. Mons Shaw aveva ricevuto una promessa, mai mantenuta, anche dal Premier pakistano Nawaz Sharif.
Come comunica a Fides la Chiesa locale, la risposta delle autorità civili non è stata positiva, dunque la comunità cattolica ha manifestato tutto il suo sdegno e il suo disappunto per un sequestro illegittimo che priva i cristiani di una proprietà utile per servizi sociali e educativi. In una nota inviata a Fides, p. Andrew Nisari, Vicario generale di Lahore, ricorda che “i cristiani hanno svolto un ruolo di primo piano nella gestione delle scuole dopo la costituzione del Pakistan nel 1947: la maggioranza della leadership politica pakistana ha acquisito l'istruzione da questi istituti. Nonostante i preziosi contributi offerti, oggi alla Chiesa viene negato un suo diritto”. (PA) (Agenzia Fides 17/6/2014)


Condividi: