ASIA/ISRAELE - La Knesset discute del Genocidio armeno

mercoledì, 14 maggio 2014

Gerusalemme (Agenzia Fides) – Il Parlamento israeliano ha discusso la questione del Genocidio armeno nella seduta plenaria di martedì 13 maggio. “Questa discussione” ha tenuto a sottolineare il Presidente del Parlamento israeliano, Yuli Edelstein, “non intende accusare nessuno Stato moderno. Piuttosto, essa mostra che noi ci identifichiamo con le vittime del massacro e i suoi effetti tremendi”. La discussione – riportano fonti israeliane e armene - è stata provocata dalla mozione presentata da Zehava Gal-On, portavoce del Partito di sinistra Meretz, nella quale si chiedeva al governo israeliano di riconoscere il Genocidio armeno prima che si arrivi a commemorare nel 2015 il suo centesimo anniversario. “Noi non stiamo lanciando accuse: noi stiamo agendo come ebrei che riconoscono la verità e le sofferenze di un altro popolo” ha aggiunto Edelstein, aggiungendo che “non possiamo negare la storia e dobbiamo tenere i valori umani fuori dalle cautele diplomatiche e politiche”.
Rispondendo alla mozione parlamentare, il Ministro del Turismo Uzi Landau (del partito Likud) ha affermato il dovere morale di “riconoscere, come ebrei e israeliani, tutte le tragedie umane, incluso il Genocidio armeno”. Alla fine della discussione, la questione è stata affidata al Comitato parlamentare per gli Affari esteri e della Difesa. Tale scelta è stata contestata dalla promotrice della mozione Gal-On, che l'ha subito classificata come un escamotage per “seppellire” la discussione riguardo a un pronunciamento ufficiale dello Stato d'Israele sulla questione del Genocidio armeno. (GV) (Agenzia Fides 14/5/2014).


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