EUROPA/ITALIA - Borromeo “giusto fra le nazioni”: medaglia alla memoria al primario dei Fatebenefratelli che salvò gli ebrei inventandosi il morbo di K

martedì, 1 marzo 2005

Roma (Agenzia Fides) - “Giusto fra le Nazioni”: una onorificenza alla memoria del medico Giovanni Borromeo che negli anni delle persecuzioni naziste salvò la vita a molti ebrei. Verrà consegnata domani, 2 marzo, dall’Ambasciatore d’Israele Ehud Gol ai figli del medico durante una cerimonia organizzata dall’Ospedale Fatebenefratelli in collaborazione con l’Ambasciata dello Stato di Israele a Roma.
Questa medaglia è un’altissima onorificenza secondo la quale il nome di Giovanni Borromeo verrà inciso tra quello dei Giusti nel Mausoleo dello Yad Vashem, l’Istituto per la Memoria dei Martiri e degli Eroi dell’Olocausto, istituito sia al fine di commemorare i sei milioni di ebrei assassinati dai nazisti e dai loro collaboratori, sia di tramandare la memoria dell’Olocausto, anche attraverso il conferimento di tale riconoscimento a coloro che hanno messo a rischio la propria vita per salvare ebrei perseguitati.
Alla cerimonia parteciperanno le famiglie dei salvati e dei salvatori che, nei difficili anni del ‘43/’44, furono aiutati da Borromeo grazie all’invenzione del morbo di K, usato per nascondere alcuni ebrei ricoverati all’ospedale Fatebenefratelli.
La sigla K era scritta sulle cartelle cliniche dei ricoverati, veniva identificata al momento dei controlli con il morbo di Koch, quello della tubercolosi che spaventava tanto i tedeschi. In realtà K stava per Kesserling, nome del capo delle truppe tedesche a Roma, e, questo stratagemma permise a tanti rifugiati ebrei di salvarsi, anche grazie alla complicità tra Borromeo e l’allora Priore dell’Ospedale, Fra Maurizio. (AP) (1/3/2005 Agenzia Fides; Righe:24; Parole:256)


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