ASIA/INDONESIA - Ad Aceh profughi dello tsunami, disabili, emarginati, poveri, cristiani, musulmani uniti in preghiera per la pronta guarigione del Santo Padre

lunedì, 28 febbraio 2005

Banda Aceh (Agenzia Fides) - I poveri, i derelitti, i senzatetto, i sofferenti, i disabili, pregano per il Santo Padre. E con loro vi sono anche fedeli musulmani che affidano all’Onnipotente la figura del Papa, molto apprezzata per il suo contributo alla pace nel mondo. Banda Aceh è oggi uno dei luoghi più sfortunati del pianeta, dove trionfano miseria e devastazione, dove la gente, dopo lo tsunami, si è ritrovata all’improvviso del tutto nullatenente, costretta a dipendere dagli aiuti internazionali per la sua sopravvivenza.
Proprio in occasione dell’anniversario dei due mesi dello tsunami, il 26 febbraio scorso, a Banda Aceh si è tenuto un incontro interreligioso a cui hanno preso parte fedeli cristiani, musulmani, buddisti e di altre comunità religiose, ma soprattutto moltissimi profughi, emarginati, senzatetto e anche disabili. In un dato momento della celebrazione l’intera assemblea ha pregato in silenzio per il Santo Padre, ricordano la sua figura di “pontefice”, cioè di colui che “costruisce ponti” e che ha reso possibile una migliore comunicazione e relazione fra le differenti comunità di diverse religioni nel mondo. Tutti i leader religiosi e i fedeli hanno espresso pensieri e preghiere per il Santo Padre, augurandogli pronta guarigione e riconoscendo il suo apporto alla causa della fraternità universale.
(Agenzia Fides 28/02/2005 Righe: 21 Parole: 214)


Condividi: