EUROPA/ITALIA - Nuove strade di cooperazione tra Italia e Perù: messaggio finale dell’incontro dei missionari italiani in Perù

lunedì, 28 febbraio 2005

Roma (Agenzia Fides) - “Nel continente americano vive oggi il 49% dei cattolici di tutto il mondo. La Chiesa in Perù, al pari di tutte le altre, è chiamata ad aprirsi alla missione ad gentes. Per questo è importante che i missionari italiani continuino a non far mancare il proprio contributo a vantaggio della sua universalità e per la cooperazione tra le Chiese.” E’ il passo conclusivo del Messaggio redatto dai missionari italiani in Perù al termine dell’incontro promosso dalla Conferenza Episcopale del Perù e dalla Conferenza Episcopale Italiana, svoltosi dal 14 al 17 febbraio 2005 a Santa Rosa (Lima).
All'incontro hanno partecipato in 92 tra Fidei Donum, religiosi, religiose e laici, provenienti da 31 Organismi, Istituti e Movimenti ecclesiali. L'incontro è stato dedicato all'approfondimento delle esperienze di evangelizzazione in atto nella Chiesa del Perù e in quella italiana, al fine di individuare possibilità concrete di scambio e cooperazione fra le due Chiese. Hanno illustrato la situazione della Chiesa in Perù: S.E. Mons Antonio Santarsiero (Vescovo di Huacho), P. Carlos Castillo (docente di teologia a Lima), Dott. Corche Lafoschitana (Esperto Caritas Perù), S.E. Mons. Lino Panizza (Vescovo di Carabayllo - Lima), Prof. Josè Luis Guadalupe (sociologo). Il contesto attuale dell'evangelizzazione in Italia è stato presentato da S.E. Mons. Andrea Mugione (Arcivescovo di Crotone e Segretario della Commissione episcopale della CEI per l'evangelizzazione dei popoli), Mons. Giuseppe Andreozzi (Direttore dell'Ufficio CEI per la cooperazione missionaria fra le Chiese e Direttore nazionale della Pontificie Opere Missionarie), Mons. Giuseppe Pellegrini (Vice Direttore). Don Flavio Saleri (Direttore del Centro Unitario Missionario di Verona) ha tenute le meditazioni quotidiane centrate su la vocazione dei Dodici (Mc 3, 13-15) e le testimonianze di Mons. Oscar Romero e Annalena Tonelli. All'incontro hanno inoltre partecipato S.E. Mons. Rino Passigato (Nunzio Apostolico in Perù) e S.E. Dott. Sergio Busetto (Ambasciatore italiano in Perù).
“L’ascolto della Chiesa che ci ha accolto ha fatto emergere come essa viva oggi la sua esperienza di evangelizzazione in mezzo ad un popolo ancora oggi profondamente religioso - scrivono i missionari italiani nel Messaggio finale -, ma che in una situazione di povertà che ha raggiunto quota 54%, conosce più di un motivo di profonda instabilità a livello politico, sociale, culturale e religioso… Chiamata a mantenere viva la sua ricca tradizione di invio missionario, la nostra Italia vede crescere al proprio interno nuovi areopaghi di evangelizzazione che non sono estranei neppure a noi: la presenza di “genti nuove”, il confronto con altre confessioni religiose, la formazione all’impegno politico, la sfida delle comunicazioni”.
Il confronto delle esperienze missionarie ha messo in evidenza i “doni” della Chiesa peruviana a quella italiana: il senso della comunità, la vivacità liturgica, il coinvolgimento dei laici, lo stare tra la gente e la condivisione della situazione dei poveri come esperienza di Dio, l’impegno politico, la dimensione affettiva della religiosità, la pastorale familiare. Nel servizio alla Chiesa peruviana la Chiesa italiana può portare a sua volta più di un aiuto: itinerari formativi e catechistici; strategie di orientamento e programmazione pastorale; esperienze di pastorale d’insieme ed integrata; proposte di spiritualità, volontariato e associazionismo; senso di gratuità. “Nuove strade di comunione e cooperazione tra le Chiese possono aprirsi anche grazie sia al lavoro pastorale nelle comunità ecclesiali in Italia di non pochi immigrati peruviani che alle visite brevi di sacerdoti, seminaristi e laici italiani nelle missioni in Perù”. (S.L.) (Agenzia Fides 28/2/2005 - Righe 41; Parole 552)


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