ASIA/ARABIA SAUDITA - Il Gran Muftì: “Via le chiese dalla penisola arabica”

sabato, 28 settembre 2013

Riad (Agenzia Fides) – Lo sceicco Abdul Aziz bin Abdullah, Gran Mufti dell’Arabia Saudita – paese alleato con l’Occidente sulla scena politica mondiale – ha dichiarato che “è necessario distruggere tutte le chiese della regione”. Come riferito a Fides, parlando a una delegazione del Kuwait giunta in Arabia, Abdul Aziz bin Abdullah ha sottolineato che l’eliminazione delle chiese sarebbe in sintonia con la secolare regola che prevede l’islam come unica religione praticabile nella penisola arabica. Il Gran Mufti dell’Arabia Saudita è il più alto leader religioso nel regno musulmano sunnita. E’ anche il capo del “Consiglio supremo degli ulema” (studiosi islamici ) e del Comitato permanente l’emissione di fatwa (decreti religiosi).
La dichiarazione del muftì giunge dopo che un parlamentare kuwaitiano, Osama Al-Munawer, ha annunciato il mese scorso sul social network “Twitter” di voler presentare un progetto di legge per vietare la costruzione di nuove chiese e luoghi di culto non islamici in Kuwait.
Di recente, in occasione della consacrazione di una chiesa cattolica negli Emirati Arabi, i cristiani locali aveva auspicato “l’avvio di negoziati per costruire una chiesa in Arabia Saudita”, dato che nel regno Saudita vivono, secondo le stime, fra 3 e 4 milioni di cristiani, tutti lavoratori immigrati che desiderano avere una chiesa. A giugno del 2013 il Card Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli, ha consacrato la nuova chiesa di Sant’Antonio negli Emirati Arabi Uniti, nei pressi di Dubai (vedi Fides 14/6/2013), e una nuova Chiesa dedicata a San Paolo è in costruzione ad Abu Dhabi. All’inizio del 2013 il re del Bahrein ha donato alla comunità cristiana un terreno per la costruzione di una nuova chiesa, la Cattedrale Nostra Signora di Arabia (vedi Fides 13/2/2013). (PA) (Agenzia Fides 28/9/2013)


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