ASIA/IRAN - Chiusa dalla polizia una chiesa che celebrava liturgie in persiano

martedì, 28 maggio 2013

Teheran (Agenzia Fides) – La chiesa “Assemblea di Dio” a Teheran, la più grande chiesa cristiana di lingua persiana (“farsi”) in Iran, è stata chiusa dalle forze di sicurezza iraniane. Nei giorni scorsi il Pastore Robert Asseriyan, che guidava il culto nella chiesa, era stato arrestato (vedi Fides 22/5/2013). Secondo fonti locali, le pressioni per la chiusura della Chiesa erano già forti da almeno sei mesi. La polizia ha annunciato che chiunque cerchi di entrare in chiesa sarà arrestato. Come riferiscono a Fides alcuni fedeli locali, la ragione principale per la chiusura è che le autorità di sicurezza iraniane, soprattutto un’ala delle Guardie della Rivoluzione, intende eliminare del tutto dal paese i servizi di culto in farsi e limitarli alla lingua armena.
In una nota giunta a Fides dagli Stati Uniti, il Pastore George O. Wood, a capo del Consiglio Generale delle “Assemblee di Dio” (comunità cristiana evangelica) ha espresso la sua preoccupazione chiedendo alle autorità iraniane il rispetto della libertà di culto. Secondo il Pastore, l’episodio potrebbe dare il via alla chiusura di tutte le altre chiese cristiane che celebrano liturgie in persiano sul territorio iraniano.
Il Ministero iraniano dell'Intelligence e il Ministero della Guida Islamica monitorano da anni tutte le attività dei cristiani nelle diverse chiese e, per prevenire il diffondersi di servizi di culto e studi biblici in lingua farsi, hanno imposto ai leader cristiani di segnalare i nomi di tutti i cittadini iraniani partecipanti alle celebrazioni. In passato anche la comunità cristiana protestante “Emmanuel” aveva ricevuto l’ordine di interrompere tutti i suoi servizi liturgici in persiano. (PA) (Agenzia Fides 28/5/2013)


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