ASIA/INDONESIA - La povertà, nuovo flagello nelle Molucche: dopo gli anni della guerra civile, stenta il processo di ricostruzione e di sviluppo

venerdì, 26 novembre 2004

Ambon (Agenzia Fides) - Povertà e indigenza diffusa sono la triste eredità degli anni di guerra civile che nel 1999-2002 ha coinvolto le isole Molucche, nell’Est dell’arcipelago indonesiano. Lo comunica all’Agenzia Fides il Centro di Crisi della Diocesi di Amboina, segnalando che ad Ambon oltre 60mila persone vivono sotto la soglia di povertà
Di recente Rachman Talaohu, responsabile dell’Ufficio per la Pianificazione della Ricostruzione di Ambon, ha spiegato che molti fra i cittadini molucchesi che avevano lasciato le isole in seguito alla guerra (in totale oltre 500mila) sono rientrati a casa, con ripristino delle condizioni di pace e sicurezza. Ma essi non hanno un posto dove stare, dato che molte case sono state distrutte, così vivono da sfollati nella propria terra. Sono anche senza lavoro: nelle isole si sta riavviando gradualmente l’andamento dell’economia e del mercato, dopo che numerose attività commerciali, e artigianali sono cessate negli anni della guerra. Il numero di persone che vivono sotto la soglia di povertà ha superato il 24%: ciò significa che sui 250mila cittadini di Ambon, almeno 60mila persone sono in grave stato di indigenza.
Questa situazione preoccupa molto le autorità civili (che continuano a ricevere aiuti finanziari dalle agenzie dell’Onu), visto che la povertà e il disagio possono essere forieri di nuove tensioni sociali. Anche la Chiesa locale si sta interrogando su come potere dare un contributo in questa grave situazione socio economica.
La diocesi di Amboina, nel Sinodo celebrato nell’ottobre sorso, ha ribadito la sua volontà di contribuire al futuro di pace nell’arcipelago, rinnovando il suo impegno a livello sociale e nell’istruzione.
Nelle Molucche urgono investimenti, infrastrutture, sviluppo economico e sociale, per innalzare lo standard di benessere della popolazione. I rappresentanti di diverse tradizioni religiose, hanno riaffermato il loro impegno attraverso l’International Islamic-Christian Organization for Reconciliation and Reconstruction (IICORR). L’IICORR, con sede a Londra, ha ufficialmente stabilito la sua presenza in Indonesia, con sedi ad Ambon e Poso, sull'isola di Sulawesi. L’organizzazione ha steso un dettagliato piano di azione per tradurre in pratica il suo impegno nella ricostruzione, che dovrà coinvolgere i leader tradizionali dei villaggi: essi hanno grande influenza sulla popolazione e devono divenire attori attivi nel processo di pace.
Il piano di azione sottolinea gli aspetti sociali: la necessità di fornire alla popolazione delle Molucche strutture e mezzi nel campo della sanità e dell’istruzione; sviluppare cooperazione a livello di campus universitari; coordinare l’azione delle Organizzazioni Non Governative locali; provvedere alla risistemazione dei rifugiati e agli orfani. A livello economico si intendono incentivare infrastrutture per sviluppare la piccola industria della pesca e del legname e il commercio.
(PA) (Agenzia Fides 26/11/2004 righe 39 parole 402)


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