AFRICA/R.D. CONGO - MASSACRI, FAME, MANCANZA DI MEDICINALI…UN DRAMMATICO APPELLO DAL NORD-EST DEL CONGO

mercoledì, 21 maggio 2003

Bunia (Agenzia Fides) - “Iniziano a scarseggiare cibo e medicinali, la città sta diventando sempre più invivibile” dice all’Agenzia Fides un sacerdote locale dalla città di Bunia, città dell’Ituri (nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo), che si trova da giorni al centro di violenti scontri tra milizie Lendu ed Hema. “La situazione per il momento è calma, dopo i combattimenti che si sono avuti tre giorni fa” dice il sacerdote “ma la situazione umanitaria sta peggiorando di giorno in giorno. I mercati e i negozi sono chiusi e la gente non sa più dove comprare da mangiare. Quelli che sono scappati nella foresta non possono tornare a Bunia in queste condizioni. Purtroppo le violenze continuano. Tutti i giorni giungono notizie di massacri nei villaggi intorno a Bunia. Per questo teniamo la ripresa dei combattimenti in città.”
Bunia fino ad aprile era controllata dalle truppe ugandesi, che si sono ritirate in base ad accordi con il governo congolese. Il loro posto è stato preso da guerriglieri Hema e Lendu, due gruppi etnici che si disputano il controllo delle terre. Gli Hema sono pastori e i Lendu sono invece agricoltori. La tradizione rivalità tra le due etnie è stato alimentata dagli ugandesi che a partire dal 1999 hanno armato entrambe le fazioni, secondo il principio di dividere per meglio comandare.
“La forza di pace delle Nazioni Unite in Congo (MONUC) ha schierato circa 700 uomini nell’area di Bunia, ma finora la sua azione è stata poco efficace, perché i Caschi Blu sono pochi” dice il sacerdote “ci vuole una forza più consistente con un chiaro mandato del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per dividere i contendenti e mettere fine ai combattimenti. La Francia si è già detta disponibile ad inviare proprie truppe. Speriamo che arrivino presto e contribuiscano davvero a portare la pace”
A Bunia nelle ultime settimane sono state uccise centinaia di persone, tra cui tre sacerdoti. Nella notte tra martedì 6 e mercoledì 7 maggio era stato ucciso nella sua abitazione P. Raphaël Ngona, mentre l’11 maggio, i guerriglieri hanno ucciso due sacerdoti congolesi i cui corpi mutilati sono stati trovati nei locali della parrocchia di Nyakasanza. Si tratta del Parroco, P. François Xavier Mateso e di P. Aimé Ndjabu. P. Aimé è stato sgozzato nella sua camera, mentre P. François Xavier è stato ucciso nei pressi della parrocchia. Nei locali della chiesa si erano rifugiate diverse persone e almeno 48 di loro sono state uccise. Anche due membri della MONUC sono stati trovati selvaggiamente uccisi il 19 maggio scorso.
Il conflitto tra Hema e Lendu ha finora provocato 50mila morti, sui 3 milioni complessivi della guerra in Congo. (L.M.) (Agenzia Fides 21/5/2003 righe 33 parole 444)


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