AMERICA - Solidarietà del CELAM ai Vescovi degli Stati Uniti contrari alla legge anti-immigrazione che minaccia il ministero della Chiesa

martedì, 20 settembre 2011

Bogotà (Agenzia Fides) – Il Dipartimento Giustizia e Solidarietà del CELAM (Consiglio Episcopale Latinoamericano) ha espresso la sua solidarietà a Mons. José Gómez, Arcivescovo di Los Angeles e Presidente della Commissione per le migrazioni della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d’America, per la sua Lettera contro la legge anti-immigrazione nello stato dell’Alabama. Anche l’Alabama infatti, seguendo altri stati, ha adottato la nuova normativa che è considerata una delle leggi anti-immigrazione più severe, in quanto autorizza la polizia a fermare gli immigrati sospetti e ad arrestarli se non sono in grado di dimostrare la loro posizione di regolari. Inoltre gli istituti scolastici dovranno verificare che gli studenti siano “regolari” prima di iniziare le lezioni, ed i datori di lavoro dovranno fare lo stesso prima di assumere un immigrato.
La Lettera di Mons. Gómez, che porta la data dell'8 settembre 2011, è un appello alle autorità del paese (all’Amministrazione e al Congresso), per una riforma integrale della legge sulle migrazioni. “Il nostro paese ha disperato bisogno di una soluzione federale alla sfida dell'immigrazione clandestina, una soluzione che bilancia lo stato di diritto con i principi umanitari” ha scritto Mons. Gómez. “La Chiesa cattolica offre servizi pastorali e sociali a tutte le persone, indipendentemente dal loro status d'immigrazione. Il nostro dovere è di offrire una cura pastorale e di assistenza sociale a tutti i figli di Dio. Il governo non dovrebbe ostacolare questo dovere, come i fondatori di questa nazione hanno chiarito nella Costituzione degli Stati Uniti” afferma la dichiarazione dell’Arcivescovo di Los Angeles.
La nota del CELAM si esprime con queste parole: “La mobilità umana, la migrazione interna ed esterna sono fenomeni di massa che segnano il mondo di oggi della globalizzazione, dove si impongono le leggi della domanda e dell'offerta del mercato del lavoro. Noi celebriamo tradizionalmente l'America come nazione d’immigrati e la sua eredità storica della libertà religiosa. Noi crediamo che la vita umana e la sua intrinseca dignità non debba mai essere ridotta alla logica del mercato, con il rischio di considerarla come un oggetto o una merce”.
“Noi cristiani abbiamo il dovere di ricordare che il rispetto per le persone e per i loro diritti è la condizione fondamentale degli esseri umani. Pertanto ci uniamo ai Vescovi degli Stati Uniti nei loro sforzi per fermare l'entrata in vigore di una legge dello stato che minaccia il ministero della Chiesa in Alabama per gli immigrati clandestini” conclude la nota. (CE) (Agenzia Fides, 20/09/2011)


Condividi: