AFRICA/CONGO RD - Verso la creazione di “camere specializzate miste” per giudicare i crimini commessi contro i civili

sabato, 7 maggio 2011

Kinshasa (Agenzia Fides) - Il 1° ottobre 2010, l’Alto Commissariato dell’ONU per i Diritti Umani ha pubblicato il Rapporto Mapping sui gravi crimini commessi nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) dal 1993 al 2003, un rapporto drammatico che ha portato alla luce una lunga serie di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e crimini di genocidio perpetrati contro la popolazione civile inerme, già vittima della miseria e dell’ingiustizia. Tale disumana violenza continua fino ad oggi attraverso omicidi, furti, stupri, attacchi a veicoli e villaggi, generando un clima di paura e terrore. Una delle cause per cui la violenza non si è fermata è certamente l’impunità, di cui hanno finora usufruito i responsabili di tali crimini. È la ragione per la quale il ministro congolese della giustizia sta attualmente lavorando ad un progetto di legge sulla creazione di “camere specializzate miste”.
Si tratta di giurisdizioni giudiziarie “specializzate”, perché incaricate di aprire inchieste e di processare i responsabili dei crimini più gravi commessi in RDC, come i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità e i crimini di genocidio. Saranno giurisdizioni “miste”, perché composte da magistrati, giudici e avvocati congolesi e stranieri. “Probabilmente, il governo congolese si è accorto che non si costruisce la pace integrando ex miliziani nell’esercito nazionale o promuovendo a gradi superiori ex signori della guerra, ma arrestandoli e processandoli, rendendo così giustizia alle troppe vittime, assassinate o superstiti, dei loro abominevoli crimini” commenta una nota inviata all’Agenzia Fides dalla Rete Pace per il Congo, promossa dai missionari che operano nel Paese.
Dal 6 all'8 aprile, membri del governo congolese, diplomatici, funzionari delle Nazioni Unite, rappresentanti di organizzazioni non governative internazionali e rappresentanti della società civile di ciascuna delle undici province del Paese, si sono riuniti a Goma (Nord Kivu), per discutere sui possibili miglioramenti da apportare al progetto di legge sulla “camere specializzate miste”. I 34 partecipanti della società civile hanno approvato una posizione comune sul progetto di legge, nella quale esprimono il loro sostegno globale alla proposta di creazione di una corte specializzata mista, purché siano apportate alcune importanti modifiche, per garantire la sua indipendenza, la sua credibilità e la sua efficacia. Tra i miglioramenti richiesti figurano: la partecipazione di personale internazionale in tutti gli organi della corte, l'estensione della sua competenza temporale per includere i crimini attuali, il chiarimento del ruolo delle vittime, la protezione dei testimoni nei processi e il rafforzamento dei diritti degli accusati. (L.M.) (Agenzia Fides 7/5/2011)


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