AFRICA/COSTA D’AVORIO - Proseguono i combattimenti ad Abidjan, si aggrava la situazione umanitaria, l’Arcivescovo chiede preghiere per la pace

lunedì, 11 aprile 2011

Abidjan (Agenzia Fides) - “I bombardamenti attorno alla residenza presidenziale sono andati avanti tutta la notte. Qui alla Nunziatura (che si trova a circa 200 metri dalla residenza di Gbagbo), i colpi si sono avvertiti in modo molto forte” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Ambrose Madtha, Nunzio Apostolico ad Abidjan, che insieme al personale della Nunziatura è rimasto al suo posto, nonostante gli scontri.
Anche oggi, 11 aprile, i combattimenti sono in corso nel quartiere di Abidjan in cui sorge la residenza dove da almeno 11 giorni è asserragliato il Presidente uscente della Costa d'Avorio, Laurent Gbagbo, che rifiuta di arrendersi, fra le forze fedeli a quest'ultimo e quelle del rivale, il Presidente eletto, Alassane Ouattara. Ieri sera elicotteri della missione ONU e di quella francese Licorne hanno lanciato razzi contro la residenza, distruggendola in parte, per ”neutralizzare le armi pesanti” di Gbagbo, secondo quanto prevede la Risoluzione 1975 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
“Grazie a Dio abbiamo ancora l’elettricità e l’acqua corrente, oltre ad una scorta di viveri” dice Mons. Madtha. Il pensiero del Nunzio va però alle migliaia di sfollati di Abidjan. “In ogni parrocchia della città c’è un gran numero di sfollati, costretti ad abbandonare le loro abitazioni a causa delle sparatorie e dei bombardamenti, che sono veramente forti. Solo chi ne fa esperienza può capire cosa significano”.
Mons. Madtha conferma che nell’assalto alla residenza di Gbagbo vengono impiegati gli elicotteri dell’ONU e della Force Licorne francesi. “Gli elicotteri hanno impiegato dei missili. Gli aeromobili volano in continuazione al di sopra dell’area dove ci troviamo. Non siamo in grado di verificare quali danni ha subito la residenza presidenziale, però abbiamo visto del fumo alzarsi dalla sua direzione”.
“Non abbiamo dormito tutta la notte a causa dei bombardamenti. Siamo tutti affaticati e preoccupati. Stiamo raccogliendo informazioni precise sulla situazione umanitaria che è certamente molto grave, perché il cibo scarseggia” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Jean-Pierre Kutwa, Arcivescovo di Abidjan, che conclude la telefonata con una richiesta di preghiera per la pace in Costa d’Avorio. (L.M.) (Agenzia Fides 11/4/2011)


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