AFRICA/ETIOPIA - Le “rivoluzioni democratiche” di Costa d’Avorio e Sud Sudan al centro del Vertice dell’Unione Africana

sabato, 29 gennaio 2011

Addis Abeba (Agenzia Fides) - Gli avvenimenti egiziani di queste ore e le altre crisi in corso in altri Paesi africani, sono al centro del 16esimo Vertice dell’Unione Africana (UA), in corso nella capitale dell’Etiopia, Addis Abeba. In agenda vi è anche la situazione della Costa d’Avorio, dove il Presidente uscente Laurent Gbagbo, afferma di aver vinto il secondo turno delle elezioni del 28 novembre, negando la vittoria ad Alassane Ouattara, Presidente riconosciuto dalla maggior parte degli Stati stranieri.
L’Unione Africana e la Comunità degli Stati dell’Africa Occidentale (CEDEAO/ECOWAS) sembravano essere unite nell’appoggiare Ouattara, ma nel corso del Vertice sono emerse divergenze tra i Paesi africani. Gbagbo ha il sostegno esplicito dell’Angola, mentre alcuni Stati africani sono sempre meno convinti di appoggiare un’eventuale operazione militare condotta dalla CEDEAO per rovesciare Gbagbo e installare al potere Ouattara. Nei giorni scorsi si sono tenute riunioni preparatorie per un’azione militare in Costa d’Avorio, sotto l’egida della Nigeria. Alcuni membri della CEDEAO hanno però fatto sapere di non essere disponibili ad inviare proprie truppe. Anche altri importanti membri dell’UA, come il Sudafrica, hanno preso le distanze da una possibile soluzione militare.
Un altro argomento affrontato dal Vertice è il referendum sull’indipendenza del sud Sudan, i cui risultati ufficiali non sono stati ancora resi noti, anche se è data per scontata la vittoria degli indipendentisti. L’UA si prepara così ad accogliere un nuovo Stato membro.
La situazione in Tunisia e in Egitto dimostra che si sta diffondendo la richiesta di maggiore democrazia non solo nel mondo arabo, ma anche nell’Africa sub-sahariana (per domani, 30 gennaio, sono previste dimostrazioni in Sudan contro il carovita e per chiedere maggiori spazi democratici). Ma l’UA si appresta ad eleggere come suo Presidente di turno, il Capo dello Stato della Guinea Equatoriale, Teodoro Obiang Nguema, non certo famoso per il rispetto della democrazia. (L.M.) (Agenzia Fides 29/1/2011)


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