AFRICA/COSTA D’AVORIO - Si accentuano le pressioni diplomatiche ed economiche per costringere Gbagbo a cedere il potere

lunedì, 24 gennaio 2011

Abidjan (Agenzia Fides)- La Nigeria intende chiedere al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite una risoluzione che autorizzi l’uso della forza per cacciare dal potere Laurent Gbagbo, il Presidente uscente della Costa d’Avorio. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri nigeriano, Odein Ajumogobia, in una lettera aperta pubblicata da diversi giornali. “La Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (CEDEAO/ECOWAS) chiede senza equivoci un sostegno internazionale, attraverso una risoluzione specifica del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per convalidare l’uso della forza come ultima risorsa” scrive il Ministro Ajumogbia.
I Capi di Stato Maggiore degli eserciti dei Paesi della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (CEDEAO/ECOWAS) si sono riuniti il 18 gennaio a Bamako, capitale del Mali (vedi Fides 19/1/2011), per discutere un possibile intervento militare in Costa d’Avorio per deporre Gbagbo e insediare al potere Alassane Ouattara, il vincitore riconosciuto dalla comunità internazionale del secondo turno delle elezioni presidenziali del 28 novembre 2010.
In Costa d’Avorio, l’ONU mantiene una forza militare che è accusata da Gbagbo di interferire nella politica interna del Paese. Per questo motivo l’esercito e le forze di sicurezza ivoriane, che sono rimaste fedeli a Gbagbo, hanno iniziato a fermare e perquisire i veicoli dell’ONU. La televisione di Stato, controllata dal Presidente uscente, ha diffuso i numeri di targa di una quarantina di veicoli civili che si sospetta siano usati da personale dell’ONU per circolare senza essere notati e fermati dalla polizia.
Nel frattempo si rafforza la strategia volta a soffocare le fonti finanziarie del regime di Gbagbo. Il Governatore della Banca Centrale degli Stati dell’Africa dell’Ovest (BCEAO), l’ivoriano Philippe-Henry Dacoury-Tabley, considerato vicino a Gbagbo, è stato costretto alle dimissioni per le pressioni esercitate dai membri dell’Unione Economica e Monetaria dell’Africa Occidentale (UEMOA), dalla quale la Banca dipende. L’UEMOA ha chiesto a Ouattara di nominare un nuovo Governatore.
Ouattara ha infine ordinato il bando per un mese delle esportazioni di cacao e caffè, le principali esportazioni del Paese. Se il bando verrà rispettato, Gbagbo, che controlla ancora le imposte sulle esportazioni di questi due prodotti, troverà forti difficoltà a pagare gli stipendi dei dipendenti statali e delle forze di sicurezza. (L.M.) (Agenzia Fides 24/1/2011)


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