AFRICA/GUINEA -Nominato un maliano alla Presidenza della Commissione Elettorale

mercoledì, 20 ottobre 2010

Conakry (Agenzia Fides)- “La decisione di nominare un maliano alla presidenza della Commissione Elettorale Nazionale (CENI) serve a superare l’impasse che si era venuta a creare” dice a Fides una fonte della Chiesa locale da Conarky, capitale della Repubblica di Guinea, dove il Presidente di transizione, Sékouba Konaté, ha nominato il generale maliano Siaka Toumani Sangaré Presidente della CENI.
La CENI era presieduta da Louncény Camara (che rimane uno dei due Vicepresidenti della Commissione), che era contestata da uno dei due candidati al ballottaggio presidenziale del 24 ottobre, Cellou Dalein Diallo, considerandola vicina al rivale, Alpha Condé.
Ieri, 19 ottobre, i sostenitori di Diallo hanno inscenato nella capitale violente dimostrazioni per chiedere la rimozione di Louncény Camara. Negli scontri con la polizia e la gendarmeria almeno due persone sarebbero morte (ma la fonte di Fides non è in grado di confermare questa notizia) e diverse altre ferite. “Con la nomina di uno straniero alla Presidenza della CENI, il Capo dello Stato di transizione ha tolto il principale argomento utilizzato da Diallo per incitare i propri sostenitori alla protesta” dice la nostra fonte. “A questo punto occorre fare una considerazione: visto che anche il Presidente del “Comité de suivi et de l'évaluation des actes préparatoires du second tour” (un comitato che controlla gli atti preparatori del ballottaggio), è uno straniero, il generale burkinabé Aly Traoré, la nomina di un maliano alla testa dell’altro comitato di garanzia delle elezioni, dimostra che la politica guineana fa ancora fatica a liberarsi della piaga dell’etnicismo”.
“Questo però non significa- prosegue la nostra fonte- che non si debba continuare a concedere fiducia al processo democratico in corso in Guinea, che va comunque seguito e accompagnato, perché maturino le condizioni per una visione politica che sia libera dai condizionamenti derivanti dall’etnicismo”.
I partiti dei due candidati presidenziali, Diallo e Condé, si sono dichiarati soddisfatti della nomina del nuovo Presidente della CENI. L’ultimo ostacolo per lo svolgimento del ballottaggio è lo sblocco da parte della Banca Centrale dei fondi necessari alla CENI per organizzare lo scrutinio. (L.M.) (Agenzia Fides 20/10/2010)


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