ASIA/PAKISTAN - Scheda - La violenze sulle donne

mercoledì, 13 ottobre 2010

Lahore (Agenzia Fides) – La violenze sulle donne in Pakistan, specialmente sulle lavoratrici cristiane, è un fenomeno acclarato, ma spesso relegato nell’indifferenza o nell’impunità.
Secondo l’Ong pakistana “Alleanza contro la Violenza Sessuale” (“Alliance Against Sexual Harassment”), il 91% delle lavoratrici domestiche dice di aver subito abusi o violenze sessuali. Le giovani appartenente alle minoranze religiose sono particolarmente vulnerabile”, nota l’Ong. Secondo l’organizzazione, ogni anno le denunce sono numerose e riguardano anche veri e propri sequestri, subiti dalle lavoratrici: spesso vengono strappate alle famiglie, cristiane e indù, costrette a sposare ricchi uomini di affari e a convertirsi all’islam.
Nel 2009 i casi registrati di violenze contro le donne (cristiane e non) sono aumentati del 13%, nota la Fondazione “Aurat”, attiva da oltre 20 anni nella difesa della donna in Pakistan. E molti casi restano sconosciuti perché le famiglia, intimidite, non sporgono denuncia. Secondo i dati forniti dalla Fondazione, nel 2009 vi sono stati 1.052 omicidi di donne, 71 casi di stupro con omicidio, 352 stupri, 265 stupri di gruppo, 1.452 casi di torture, 1.198 sequestri.
Alcuni di questi casi riguardano perfino delle bambine. La discriminazione sociale contro le minoranze religiose è diffusa, nota la “Commissione Giustizia e Pace” dei Vescovi pakistani, in particolare sono molti gli abusi sulle donne, perpetrati da gruppi militanti islamici ma anche da esponenti della media borghesia. Le chiese cristiane e le associazioni che difendono i diritti delle minoranze chiedono al governo di adottare seri provvedimenti per garantire la libertà e i diritti delle donne in Pakistan. (PA) (Agenzia Fides 13/10/2010)


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