AMERICA - Ondata di maltempo provoca 5 morti e la distruzione di 2.000 tende ad Haiti e migliaia di sfollati in Guatemala, entrambe provate da precedenti disastri naturali

martedì, 28 settembre 2010

Port-au-Prince (Agenzia Fides) – Le forti e inaspettate piogge torrenziali dello scorso fine settimana hanno distrutto migliaia di tende in diversi campi dove vivono le vittime del terremoto che ha sconvolto Haiti il 12 gennaio. Le autorità locali hanno confermato che cinque persone sono morte a causa del maltempo e si contano una cinquantina di feriti gravi nella zona della capitale e nelle periferie. Ricordiamo che “più di un milione di sfollati dal terremoto vivono ancora in campi di fortuna che, invece di diminuire di numero, sono aumentati” diceva all’Agenzia Fides il Nunzio apostolico, Mons. Auza, pochi giorni fa (vedi Fides 21/09/2010).
La Coordinatrice tecnica della Protezione Civile, Nadia Lochard, ha detto in conferenza stampa che oltre ai morti e ai feriti ci sono circa 2.000 tende distrutte. Le piogge hanno causato innumerevoli danni non solo a Port-au-Price ma anche ad altre regioni vicine, come Thomazeau, Ghantier, Fond Verettes, Gressier e le zone di Petit Goave e Iles Cayimites, nel sud.
Purtroppo questi numeri sono ancora provvisori mentre il bilancio potrebbe aggravarsi al termine della valutazione ancora in corso da parte della protezione civile e della croce rossa. Le conseguenze della tempesta sono state aggravate dalla fragilità dei campi costruiti dopo il terremoto e dal forte vento che ha raggiunto la velocità di quasi 95 Km/h rovesciando alberi e facendo cadere i piloni della luce.
Il Centro Meteo Nazionale (CNM) ha informato che uno di questi forti temporali, che non era stato previsto, è durato circa 30 minuti, proveniente dalla vicina Repubblica Dominicana, e ha causato molti danni. Purtroppo altri temporali sono previsti per oggi, 28 settembre.
Anche altri paesi del centro America hanno sofferto a causa dell’ondata di maltempo. La Caritas del Guatemala ha inviato un rapporto dettagliato all’Agenzia Fides sulla situazione odierna, dopo il fine settimana che ha visto abbattersi la pioggia torrenziale: 5.433 persone sono sfollate; 933 senza casa; 176 vivono in alloggi di emergenza; 13 regioni risultano colpite; Petén, Izabal e Alta Verapaz sono le regioni con maggiori danni. A Petén ci sono 3.327 sfollati, a Izabal 2.106 e ad Alta Verapaz un centinaio di persone sono state fatte sgomberare da 46 case per l’esondazione del fiume che passa proprio per il quartiere di Belen.
Nella zona della diocesi di Zacapa, il rapporto segnala: abitazioni inagibili 132, abitazioni con danni minori 561, famiglie sfollate 760 (3.800 persone), morti 5. Inoltre il servizio elettrico è completamente distrutto, come il servizio dell'acqua potabile, mancano i generi alimentari, l'acqua potabile, indumenti e scarpe. I dati raccolti sui danni nella diocesi sono stati inviati dallo stesso direttore Operativo della diocesi di Zacapa.
Nei primi giorni di settembre le piogge avevano già colpito duramente le zone di Escuintla, Suchitepéquez e Retalhuleu, in Guatemala (vedi Fides 7/09/2010; 18/9/2010). (CE) (Agenzia Fides, 28/09/2010


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