AFRICA/GUINEA - Rinviato il secondo turno delle elezioni presidenziali per problemi organizzativi

giovedì, 16 settembre 2010

Conakry (Agenzia Fides)- “Siamo ancora ad un momento fisiologico, non patologico, di una giovane democrazia che intende dare una risposta al desiderio della popolazione di potere partecipare ad elezioni credibili” dice a Fides una fonte della Chiesa della Repubblica di Guinea, dove la Commissione Elettorale Indipendente (CENI) ha deciso di rinviare il secondo turno delle elezioni presidenziali, che doveva tenersi il 19 settembre. Il rinvio è stato annunciato il 15 settembre al termine di una riunione del portavoce della CENI, Thierno Ceydou Bayo, con gli osservatori internazionali, con il Primo Ministro ad interim Jean-Marie Doré e con i due candidati rimasti in lizza per il ballottaggio: Cellou Dalein Diallo che al primo turno, il 27 giugno, aveva ottenuto il 43,69% dei voti, e Alpha Condé, al quale era andato il 18,25% dei suffragi.
“È stato il Primo Ministro ad interim, Jean-Marie Doré, a costringere la Commissione Elettorale ad ammettere che in metà del Paese non sono state distribuite le schede elettorali, creando una situazione che indebolisce fortemente la possibilità di tenere elezioni valide e democratiche” dice la fonte di Fides.
“La popolazione rimane calma perché entrambi i candidati al secondo turno hanno accettato il rinvio, nella speranza di potere rafforzare le proprie posizioni elettorali” continua la nostra fonte.
“Sono due le incognite da tenere presenti: l’atteggiamento della comunità internazionale e quello dell’esercito” riferisce la fonte. “Nel primo caso spero che l’ONU e gli altri organismi internazionali non esercitino pressioni per far rispettare la scadenza elettorale del 19 settembre, che però a questo punto diventerebbe più un’operazione di facciata. Ci si deve impegnare invece per garantire ai guineani il rispetto del loro desiderio di votare in una elezione veramente libera, democratica e trasparente. Nel secondo caso, l’esercito continuerà ad essere il garante degli accordi che hanno portato alle elezioni, oppure emergerà qualche ufficiale che rivendicherà un ruolo politico, accusando i civili di essere incapaci di governare il Paese? Occorre quindi seguire con attenzione l’evolversi degli eventi dei prossimi giorni” conclude la fonte di Fides. (L.M.) (Agenzia Fides 16/9/2010)


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