AFRICA/GUINEA - Disordini a Conakry: “un momento fisiologico di una democrazia che sta nascendo”

lunedì, 13 settembre 2010

Conakry (Agenzia Fides)-“Siamo ancora ad un momento fisiologico e non patologico di una democrazia che sta nascendo, anche se purtroppo, con la perdita di vite umane” dice a Fides una fonte della Chiesa della Repubblica di Guinea, dopo gli scontri dell’11 e 12 settembre, nella capitale Conakry, che hanno provocato un morto e una cinquantina di feriti. Gli scontri hanno opposto i sostenitori dei due candidati rivali, Cellou Dalein Diallo e Alpha Condé. Per evitare nuovi incidenti, il governo di transizione del premier Jean Marie Doré ha deciso di vietare qualsiasi manifestazione elettorale pubblica, autorizzando la prosecuzione della campagna solo attraverso la radio e la televisione. All'origine degli incidenti vi sarebbe la sentenza con la quale il 9 settembre due dirigenti della Commissione elettorale indipendente sono stati condannati a un anno di carcere per una presunta frode elettorale. Il 19 settembre si terrà il secondo turno delle elezioni presidenziali. Il primo turno si è tenuto il 27 giugno ed ha visto l’affermazione di Diallo (con il 43,69% dei voti) e Condé (18,25%).
“La preoccupazione esiste ma non siamo all’allarme rosso” dice la fonte di Fides, che per motivi di sicurezza non desidera essere citata. “La risposta delle istituzioni è stata positiva: l’esercito ha separato i contendenti e il Consiglio Nazionale di Transizione (CNT) ha sospeso la campagna elettorale nell’attesa che gli animi si calmino. La Presidente del CNT, Rabiatou Serah Diallo, ha inoltre ribadito con forza che è determinata a far sì che il secondo turno elettorale si svolga regolarmente”. Il CNT, formato l’8 febbraio 2010, è l’organo legislativo provvisorio incaricato di gestire la transizione in attesa delle elezioni.
“Sono due i fattori che possono avere eccitato gli animi: la lunga campagna elettorale per il secondo turno, e l’arresto del Presidente della Commissione elettorale indipendente da parte di un tribunale ordinario. Nel primo caso occorre precisare che inizialmente il secondo turno era previsto l’8 agosto ma è stata posticipato a dopo la conclusione del Ramadan, a causa di alcuni ricorsi concernenti il corretto svolgimento del primo turno. Nel secondo caso non si sa quanto sia valida l’indagine avviata da un giudice ordinario nei confronti del Presidente della Commissione elettorale, perché questi riveste un ruolo che lo dovrebbe rendere immune dalla magistratura ordinaria. Questa indagine è stata promossa da qualcuno che vuole ritardare lo svolgimento del secondo turno”.
La nostra fonte afferma comunque di nutrire speranza per il futuro perché “la popolazione della Guinea vuole andare a votare, e soprattutto vuole pace”. (L.M.) (Agenzia Fides 13/9/2010)


Condividi: