ASIA/INDONESIA - Morto in circostanze sospette un giornalista e attivista per i diritti umani

mercoledì, 8 settembre 2010

Jayapura (Agenzia Fides) – Ardiansyah Matra, 25 anni, giornalista e attivista per i diritti umani, è stato trovato morto a Meruake, nella Papua indonesiana (anche detta Irian Jaya). Il suo corpo senza vita è stato ritrovato, il 30 luglio scorso, nudo, nel fiume Maro, dopo due giorni che l’uomo era scomparso. Solo ora, a distanza di oltre un mese, la notizia della morte ha iniziato a circolare nelle associazioni per la tutela dei diritti umani, come l’Asian Human Rights Commission, ed è giunta alla redazione dell’Agenzia Fides. Fonti locali nel mondo delle Ong dicono a Fides che numerosi giornalisti locali continuano a ricevere minacce, denunciando le gravi carenze e l’inaccettabile standard nel rispetto dei diritti umani nella provincia.
Il giornalista era scomparso il 28 luglio ed è stato poi ritrovato da un pescatore nel fiume. La polizia locale, dopo l’autopsia, ha parlato di “caso di suicidio” ma, secondo altre fonti, il corpo presentava due costole rotte e segni di una violenza fisica.
Il lavoro di Matra era popolare a apprezzato nella società civile: aveva lavorato per anni nella Tv privata “ANTV” e collaborava frequentemente con il sito www.tabloidjubi.com, pubblicazioni della società civile della provincia di Papua. Mara aveva denunciato con prove lo sfruttamento illegale delle miniere della Papua e più volte aveva denunciato di aver subito minacce per sé e per la sua famiglia.
La società civile della Papua chiede una inchiesta indipendente per accertare la verità e le responsabilità della sua morte. L’Asian Human Rights Commission parla di “esecuzione extragiudiziale” e di clima intimidatorio per i giornalisti nella provincia. Secondo un forum di associazioni locali, la Papua è ancora troppo povera (il 38% della popolazione è sotto la soglia di povertà) nonostante le ingenti risorse naturali che possiede, e manca lo standard minimo di rispetto dei diritti umani da parte del governo indonesiano nei confronti della popolazione locale. (PA) (Agenzia Fides 8/9/2010)


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