AMERICA/BRASILE - “Grido degli Esclusi”: riaccendere le speranze nella trasformazione sociale

mercoledì, 8 settembre 2010

Curitiba (Agenzia Fides) – Si è svolta ieri, 7 settembre, a Curitiba, la 16ma. edizione del "Grido degli Esclusi", promosso dall'Arcidiocesi di Curitiba, dai gruppi pastorali, dai movimenti e dalle organizzazioni sociali. Con il tema "Dove sono i nostri diritti? Insieme per costruire un progetto popolare", e lo slogan "La vita in primo luogo", la manifestazione ha avuto come scopo quello di incoraggiare tutti i cittadini impegnarsi per riprendere le speranze in una trasformazione sociale. Durante la mattinata i partecipanti si sono riuniti in un centro sociale marista, presso la città industriale di Curitiba (CIC), e hanno fatto una marcia per le strade.
“Nel giorno in cui si celebra l'indipendenza del Brasile, è importante aumentare la consapevolezza della crescente esclusione sociale presente nel nostro Paese - ha detto la segretaria esecutiva della pastorale sociale dell'arcidiocesi di Curitiba, Suor Ines Zanin -. Il ‘Grido degli Esclusi’ richiama l'attenzione sulla necessità di garantire i diritti fondamentali (quali l'alloggio, la sicurezza, il tempo libero, la salute e l’istruzione) a tutti i cittadini”.
In parallelo al "Grido", si è realizzato il Referendum Popolare attraverso cui le persone hanno potuto esprimere il loro parere sulla possibilità che in Brasile sia stabilito un limite alle dimensioni della proprietà terriera. Infatti gli ostacoli posti all'accesso alla terra sono una delle fonti di esclusione sociale. Attualmente in Brasile ha accesso alla terra solo chi ha soldi. “Dovremmo essere favorevoli a stabilire un limite alla proprietà - ha aggiunto Suor Ines Zanin -, soprattutto per quanto riguarda le aree improduttive. La difficoltà di accesso alla terra è da considerare allo stesso livello delle favelas delle città e di altri diversi problemi sociali. Dobbiamo garantire la qualità della vita e della dignità per tutti”.
Si stima che abbiano partecipato al "Grido", a Curitiba, circa un migliaio di persone. Altre mobilitazioni simili, con lo stesso tema e lo stesso slogan, si sono svolte in diverse città del paese, in particolare nei capoluoghi. (CE) (Agenzia Fides, 08/09/2010)


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