AFRICA/SOMALIA - Trenta morti, tra cui sei parlamentari, in un assalto a un hotel nella zona del Palazzo presidenziale della capitale

martedì, 24 agosto 2010

Mogadiscio (Agenzia Fides)- “Trenta persone sono rimaste uccise nell'attacco: sei sono membri del parlamento e quattro sono alti funzionari del governo. Le altre 20 vittime sono civili innocenti”. È questo il bilancio dell'attacco all’hotel “Mona” di Mogadiscio, reso noto dal vice premier Abdirahman HajiAdab Ibbi.
Questa mattina, 24 agosto, alcuni uomini armati, che indossavano uniformi dell’esercito, hanno assalito l’hotel “Mona”, nei pressi del Palazzo presidenziale, che è frequentato da esponenti del governo e del parlamento somalo, proprio per la sua vicinanza con gli edifici istituzionali.
Gli assalitori sono entrati nell’hotel sparando all’impazzata, uccidendo coloro che si trovavano sul loro percorso. Quando le truppe governative hanno circondato l'edificio almeno due assalitori si sono fatto saltare in aria. Un componente del commando sarebbe stato invece arrestato dai soldati governativi.
Probabili autori dell’attentato sono membri degli Shebab, il gruppo integralista somalo, che si batte contro il Governo di Transizione, appoggiato dalla forza militare panafricana (AMISOM). Negli ultimi giorni gli Shebab hanno avviato un’offensiva militare contro le truppe governative e dell’AMISOM. Nei combattimenti sono morti decine di civili, vittime del fuoco incrociato e dei bombardamenti.
L’assalto al “Mona”, in una zona teoricamente fortemente controllata dalle truppe governative e dell’AMISOM, mira a indebolire ulteriormente il prestigio della compagine governativa, che è già fortemente compromesso tra la popolazione locale. L’attentato ricorda inoltre operazioni simili compiute in Afghanistan e Iraq da gruppi islamisti. Un fatto che lascia presupporre una sempre più forte integrazione degli Shebab con gruppi islamisti internazionali. (L.M.) (Agenzia Fides 24/8/2010)


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