AFRICA/GUINEA - In attesa dell’esito del voto i leader religiosi uniti nel predicare la pace

mercoledì, 30 giugno 2010

Conakry (Agenzia Fides)- Si sono svolte nella calma e con una massiccia partecipazione le elezioni presidenziali di domenica 27 giugno nella Repubblica di Guinea, le prime realmente libere dall’indipendenza del Paese, nel 1958. I risultati provvisori dovrebbero essere pubblicati oggi, 30 giugno.
Diversi partiti politici hanno denunciato irregolarità, un’accusa però respinta dalla Commissione Elettorale Indipendente.
Alla vigilia del voto, il 26 giugno, Sua Eccellenza Mons. Vincent Coulibaly, Arcivescovo di Conakry, ha presieduto una Messa per invocare la pace nel Paese. Nell’omelia, il cui testo è stato inviato a Fides, ricordando che ogni Messa è una richiesta a Dio per la pace, Mons. Coulibaly ha sottolineato che “la Conferenza episcopale della Guinea ha invitato tutti i cristiani, per quasi due mesi, a pregare per la pace in Guinea. In questa preghiera, invitiamo tutti a capire che Dio ci ha dato il nostro Paese perché lo facciamo crescere in pace e nell’amore, in modo che tutti i suoi abitanti possano vivere nella felicità. Allo stesso modo, Dio ci chiede di fare della Guinea un Paese in cui risieda la giustizia. Per questo dobbiamo lavorare per i poveri, per i giovani e per le persone emarginate, al fine di recuperare la loro dignità, e dobbiamo mettere fine a un sistema che dimentica o esclude i cittadini. Dobbiamo anche lavorare per eliminare ogni forma di malvagità, di menzogna e di violenza che divide il nostro paese e ci impedisce di vivere insieme in pace e nell’amore”.
I leader religiosi del Paese, musulmani e cristiani, hanno promosso una serie di azioni comuni per invocare la pace e la riconciliazione nazionale (vedi Fides 26/6/2010). “Aprire il cuore alla voce di Dio che ci chiama alla pace, all’unità e alla responsabilità. Questo è il messaggio comune che leader religiosi musulmani e cristiani della Guinea, ai loro connazionali, alla vigilia delle elezioni presidenziali del 2010” ha affermato l’Arcivescovo di Conakry. “La nascita dell'Unione dei Religiosi della Guinea potrebbe essere un notevole passo verso il progresso. Questa organizzazione in ogni città e ogni villaggio nel paese aiuterà gli imam, i sacerdoti e i pastori a incontrarsi regolarmente per conoscersi, scambiare idee e stabilire collegamenti tra di loro, senza aspettare il sorgere di problemi. Quando dei problemi si profileranno, i leader religiosi saranno uniti per risolverli insieme. Nella misura in cui i leader religiosi saranno uniti, potranno predicare l'unità della Guinea, venendo ascoltati” ha concluso Mons. Coulibaly. (L.M.) (Agenzia Fides 30/6/2010)


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