AFRICA/KENYA - Mancano le strutture sanitarie e il colera rischia di diffondersi in tutto il paese

martedì, 23 marzo 2010

Nairobi (Agenzia Fides) – Secondo gli ultimi aggiornamenti del Ministero della Sanità del Kenya, sono 15 i distretti finora gravemente colpiti dal colera in tutto il paese, con 663 casi confermati da gennaio, e 15 morti certe. Le zone più gravemente colpite sono quelle costiere, nelle province orientali e della Rift Valley. Il distretto di Kajiado, nella Rift Valley, registra 177 casi. Nel 2009, in seguito ad una epidemia causata dalla siccità, dall’acqua inquinata del letto dei fiumi e da scarsa igiene, sono stati confermati 781 contagi e 274 decessi. Anche in questo periodo i contagi e i morti registrati sono aumentati nelle zone remote del paese, nel distretto nordoccidentale del Turkana Central, a Mugur, un’isola di difficile accesso a causa dei coccodrilli che infestano il lago Turkana. I principali fattori di rischio a Mugur sono l’acqua inquinata del lago e la mancanza di strutture sanitarie. Il centro medico più vicino è a circa 50km. All’inizio del mese di marzo, sono stati registrati circa 127 casi nel distretto orientale di Tharaka. Presso il Posto di Polizia Makutano è stato organizzato un campo medico provvisorio per assistere i malati. Altre aree colpite includono i villaggi di Ura Gate, Mauthuni, Gakauni e Gatithini. Il governo sta portando avanti una campagna sanitaria educativa con epidemiologi, ufficiali sanitari e nutrizionisti, per la ricerca e il controllo dell’infezione. Le organizzazioni umanitarie sono state allertate, anche per i brevi temporali di questi mesi, a raggiungere questi luoghi in quanto alimenterebbero i contagi. La Croce Rossa del Kenya, assistita dalle agenzie delle Nazioni Unite per l’educazione sanitaria e la distribuzione dei farmaci, sta distribuendo disinfettanti per l’acqua nelle zone colpite dalle alluvioni dove i sistemi idrici sono stati danneggiati. La Nairobi Water and Sewerage Company ha distribuito cisterne per l’acqua nelle periferie per permettere il trasporto di acqua potabile a 153 mila residenti. (AP) (23/3/2010 Agenzia Fides)


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