AFRICA/COSTA D’AVORIO - Crisi politica ivoriana: creata una nuova Commissione Elettorale Indipendente; i Vescovi ai politici “Non avete il diritto di prendere in ostaggio il popolo”

venerdì, 26 febbraio 2010

Abidjan (Agenzia Fides)- Si è insediata la nuova Commissione Elettorale Indipendente (CEI) della Costa d’Avorio, la cui presidenza è stata affidata all’opposizione. Sembra quindi avviarsi a conclusione la grave crisi politica scoppiata all’indomani dello scioglimento del governo di unione nazionale e della precedente Commissione Elettorale, decisa dal Presidente Laurent Gbagbo. L’opposizione aveva indetto una serie di manifestazioni di protesta, alcune delle quali represse duramente con morti e feriti (vedi Fides 20/2/2010).
La creazione della nuova CEI è stata accolta favorevolmente dai partiti di opposizione che hanno annullato nuove manifestazioni di protesta.
Le violenze seguite allo scioglimento del governo e della CEI sono state condannate dai Vescovi della Costa d’Avorio che hanno espresso le condoglianza alle famiglie delle vittime e si sono dichiarati preoccupati per la “situazione di contrasto e di violenza che da settimane attraversa il Paese”.
In un messaggio, inviato all’Agenzia Fides, pubblicato al termine dell’Assemblea Generale Straordinaria della Conferenza Episcopale, viene ribadito il concetto che la “Chiesa non ha una finalità politica. Ma quando le condizioni per la realizzazione di una comunità politica serena sono minacciate, la Chiesa, in quanto madre ed educatrice, si sente in dovere di ricordare ai cattolici e agli uomini di buona volontà la necessità di orientarsi sui valori trascendentali capaci di fondare una vera fratellanza tra gli uomini”.
I Vescovi rivolgono un pressante appello ai leader politici: “Abbiate il senso di responsabilità, di abnegazione e di amore per il popolo nel vostro desiderio di servire il Paese. Non è attaccandovi ai vostri interessi particolari che contribuirete a far uscire il Paese dal sotto-sviluppo e dalla miseria. Non avete il diritto, quale che sia il pretesto, di prendere in ostaggio il popolo della Costa d’Avorio e il suo avvenire. Nella situazione attuale, dovete a dare prova di coraggio e di volontà politica per trovare insieme una soluzione rapida alla crisi”.
Il messaggio inoltre invita i giovani “a rifiutare la logica della violenza, perché il futuro del Paese dipende da voi. Non lasciatevi manipolare e trascinare nella cultura dell’odio”.
I Vescovi lanciano infine un appello agli “abitanti della Costa d’Avorio” perché ricerchino l’unità e coltivino lo spirito di vera fratellanza, e ricordano “a tutti i credenti in generale e ai cattolici in particolare che la fede in Dio Onnipotente e Misericordioso ci vieta l’uso della violenza sotto tutte le forme: né con la parola, né con le azioni”. (L.M.) (Agenzia Fides 266/2/2010)


Condividi: