AFRICA/SOMALIA - Quantità crescenti di eroina afgana transitano per la Somalia, diventata libera zona per ogni traffico illecito

lunedì, 28 dicembre 2009

Mogadiscio (Agenzia Fides) - La Somalia, dal 1991 priva di un governo capace di controllare il territorio e di far osservare le leggi, è diventata un paradiso per le organizzazioni criminali internazionali, che la usano come discarica per i rifiuti tossici e come punto di snodo per i traffici di armi, di droga e di esseri umani. In un recente rapporto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il capo dell’Ufficio dell’ONU per il contrasto alla droga e alla criminalità (U.N. Office on Drugs and Crime, UNODC), Antonio Maria Costa, ha affermato che “soprattutto a causa della drammatica situazione in Somalia, la regione dell’Africa Orientale è diventata una libera zona economica per ogni tipo di traffico illecito: droga, migranti, armi, rifiuti pericolosi e risorse naturali, oltre a rimanere la più pericolosa rotta marittima a causa della pirateria”.
Secondo Costa, ogni anno dalle 30 alle 35 tonnellate di eroina afgana transitano attraverso l’Africa orientale. L’eroina e la cocaina (che attraversa l’Africa occidentale) sono diventate una specie di nuova valuta di scambio tra le organizzazioni criminali e i gruppi di guerriglia e i terroristi che operano nel continente. Il boom della produzione mondiale, passata in dieci anni da 4.000 a 8.000 tonnellate di eroina ed oppiacei in generale, sta saturando i mercati tradizionali quali Russia e buona parte dell'Europa Occidentale, e si sta quindi riversando in Africa.
Il responsabile dell’Ufficio dell’ONU per il contrasto alla droga e alla criminalità ha sottolineato infine che “una volta l'Africa era sostanzialmente immune dal traffico e dal consumo di droga, oggi sta diventando il nuovo continente di riferimento per i cartelli della droga, proprio a causa della povertà di quei paesi, della debolezza del sistema giudiziario e della corruzione dei governi.” (L.M.) (Agenzia Fides 28/12/2009)


Condividi: