AMERICA/ARGENTINA - Con un presepe vivente davanti al Congresso Nazionale inizia oggi la “Marcia per la Vita” a Buenos Aires, per chiedere leggi che tutelino la famiglia e la vita e i diritti dei bambini non ancora nati

mercoledì, 9 dicembre 2009

Buenos Aires (Agenzia Fides) – Mercoledì 9 dicembre alle 20, davanti al Congresso Nazionale (Rivadavia e Callao), si svolgerà l'ultima marcia per la Vita (“Marcha de los Escarpines”) di questo anno 2009, e per questa occasione ci sarà una caratteristica particolare: si allestirà un presepe vivente, per "celebrare la vita". Sono circa 50 le organizzazioni dell’Argentina che hanno indetto questa nuova edizione della "Marcia per la Vita" in difesa della vita e della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Anche in questa manifestazione, si chiederà ai legislatori di emanare leggi che tutelino la famiglia e la vita e i diritti dei bambini non ancora nati.
Gli organizzatori incoraggiano tutti gli argentini a celebrare il "Natale con la Sacra Famiglia, e a chiedere ai legislatori di rispettare la vita". Perciò invitano a riunirsi intorno alle ore 19 davanti al Congresso, vicino al Presepe vivente. "La Costituzione Argentina e la legge proteggono la vita del bambino dal concepimento, ma un oltraggio macchinoso attacca follemente il nascituro e la famiglia attraverso progetti di legge che sono in discussione nelle camere del nostro paese. La tua presenza può cambiare il destino della patria" dice l'invito a questa manifestazione. Come al solito, la marcia, convocata dalle organizzazioni pro-vita, sarà accompagnata dalla bandiera dell'Argentina con un fiocco nero e delle scarpette dei bambini, simbolo di quei bambini il cui omicidio è stato perpetrato negli ultimi anni attraverso l’aborto.
"Pregheremo insieme Nostra Signora delle Mercede per ciascuna famiglia dell’Argentina e per la pace", hanno detto gli organizzatori, precisando che "il bene del matrimonio tra uomo e donna sono i figli, il bene della società è la famiglia, che alimenta di persone la stessa società, per conseguenza logica i governanti devono proteggerla”. "Dobbiamo pregare molto per la vita e la famiglia" hanno scritto gli organizzatori, riferendosi ai progetti per legalizzare le unioni tra persone dello stesso sesso o per depenalizzare il crimine dell'aborto. (CE) (Agenzia Fides, 09/12/2009)


Condividi: