ASIA/TAIWAN - Alla chiusura delle celebrazioni per i 150 anni dell’evangelizzazione, l’auspicio del Vescovo di Kaohsiung è che “tutti spalanchino la porta missionaria”

martedì, 17 novembre 2009

Kaohsiung (Agenzia Fides) – “Dopo 150 anni di fatica, abbiamo avuto un raccolto pari al tredici per mille, e guardando avanti c’è la marea di 23 milioni di compatrioti da sfamare della fame di Cristo…. Quindi ci è richiesto di stare ‘saldi in un solo spirito’ e di combattere ‘unanimi per la fede del Vangelo’ (cfr Fil 1,27)’”. Mons. Peter Liu, Vescovo di Kaohsiung, ha espresso così il suo più sincero auspicio in vista della celebrazione di chiusura dei 150 anni dell’evangelizzazione di Taiwan, che avrà luogo sabato 21 novembre, presieduta dall’Inviato speciale del Papa, il Card. Jozef Tomko. La testimonianza di Mons. Liu, pubblicata sul Settimanale cattolico di Taiwan, è un richiamo, un appello, un invito ad ogni cristiano, soprattutto ai fedeli di Kaohsiung, perché la celebrazione “non resti in superficie” ma tutti “assumano responsabilmente l’impegno missionario, spalancando la porta missionaria”.
La diocesi di Kaohsiung è in prima linea su questo orizzonte. Essendo il luogo dove i primi missionari sbarcarono sull’isola 150 anni fa, nell’anno delle celebrazioni per i 150 anni di evangelizzazione, la diocesi ha intensificato la formazione permanente per i sacerdoti, per i religiosi e le religiose e per i laici; ha aperto un Corso di formazione “dell’Apostolo evangelizzatore moderno”; ha avviato il “Centro dell’evangelizzazione di Guo de Gang” e il “Centro dell’evangelizzazione di S. Paolo”; ha lanciato la missione di riportare “a casa” i fedeli smarriti; ha promosso la lettura della Sacra Scrittura presso i giovani, nelle famiglie… ), ed altre attività ancora. Per questo, secondo il Vescovo, “la celebrazione conclusiva dei 150 anni di evangelizzazione sia la partenza della missione per tutti, più che la meta raggiunta”. (NZ) (Agenzia Fides 17/11/2009 - righe 25, parole 278)


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