AMERICA/ARGENTINA - Uguaglianza di diritti per tutti i bambini attraverso un reddito di base: la proposta della Commissione nazionale Giustizia e Pace

giovedì, 22 ottobre 2009

Buenos Aires (Agenzia Fides) – La Commissione nazionale Giustizia e Pace dell’Argentina ha presentato il 20 ottobre una proposta su un diritto universale per tutti i bambini del Paese denominata: “Reddito di base per l’Uguaglianza, l’Equità e l’Infanzia” (B.I.E.N.), attraverso il quale stabilire uguaglianza di opportunità per lo sviluppo umano e tendere ad una sicurezza sociale per tutti, come ha reso noto la stessa Commissione. Tra le altre cose, il B.I.E.N. propone di “equiparare il diritto all’assegno familiare per i figli a tutti i bambini e le bambine, adolescenti e donne incinte in situazioni di vulnerabilità sociale, indipendentemente dalla condizione economica, sociale, lavorativa dei genitori.
Come dichiarato dal Presidente di Giustizia e Pace, Eduardo Serantes, nell’ambito della Settimana Sociale di Mar del Plata, l’11 ottobre, la proposta “aspira a convertirsi in una politica dello Stato indipendentemente dal governo di turno”. Infatti verrà trasmessa “al governo e ai legislatori con l’intenzione di offrire un contributo ulteriore nel dibattito”, proprio considerando che “è necessario che emerga da un profondo dibattito e che venga arricchita da tutti”. Ovviamente – ha precisato in quella occasione Serantes -, “un diritto universale non risolve totalmente il problema della povertà”, ma sarà necessario “completarlo con altre politiche pubbliche e sostenerlo con l’appoggio della società civile nella sua totalità”. Tutto questo non può prescindere dal “correggere la disuguaglianza d’origine oggi esistente e dal compiere i dettami della Costituzione, i Trattati e le Leggi relative alla protezione dell’Infanzia”.
Intanto, sempre la Commissione nazionale Giustizia e Pace, che conta come consigliere il Vescovo di San Isidro, Mons. Jorge Casaretto, Presidente della Commissione Episcopale di Pastorale Sociale, ha espresso fiducia nel fatto che “attraverso un dialogo istituzionale maturo si possano individuare le leggi più adatte per rispondere alle urgenti necessità dei nostri fratelli più poveri, allontanandosi da atteggiamenti che possano aumentare le divisioni e la frammentazione della nostra società”. (GT) (Agenzia Fides 22/10/2009)


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